Che cosa sarà di noi nell’Eternità? Che cos’è l’Eternità? Queste sono le domande che si pone Alessandro Meluzzi, facendosi così interprete degli interrogativi che inquietano la coscienza dell’uomo in ogni epoca.
La relazione al di là della vita e dopo la morte è un aspetto fondante dell’esistenza, è l’origine di tutti i pensieri possibili. L’idea della morte suscita nell’uomo sentimenti contrastanti: la disperazione dell’abisso e del nulla, e la speranza illimitata in un amore che non si esaurisce nella vita terrena.
«Siamo in cammino, siamo in un cammino, siamo un cammino», afferma l’autore. Tutta la vita è un percorso che proviene da un altrove e che conduce a un altrove. In questo percorso che l’uomo realizza come viator, una naturale disposizione dell’animo lo induce a perfezionare l’opera della Creazione con atti d’amore, a essere con-creatore. Questa necessità è un mistero d’Amore, è Cristo, vero Dio e vero uomo, del quale «intravediamo lontanamente qualcosa che si rivela in Gesù».
I naufraghi del Terzo millennio sono gli uomini e le donne che navigano su zattere separate, persi in un mare magnum di contraddizioni e con scarsi segni di riconoscimento. Alessandro Meluzzi si cimenta nell'arduo compito di scandagliare le incomprensioni, le follie e le balzane dinamiche che scandiscono il rapporto fra i sessi, ponendo l'accento su aspetti inediti dell'incontro-scontro fra universi paralleli. La coppia, istituzione di recente invenzione secondo l'esperto, e di tutt'altra consistenza rispetto alla famiglia, rappresenta il luogo in cui uomini e donne, soli come non mai, diventano liberi nella necessità di essere creativi e garantire la propria sopravvivenza caratterizzata da codici linguistici, risorse e consuetudini deboli che si evolvono fino a decretare inesorabilmente la crisi. L'analisi del fenomeno si struttura in due parti: oltre a esplorare i meccanismi della vita in comune, enumerandone teorie e comportamenti, attraverso le lettere di "lui" e "lei" che si appellano al professor Meluzzi per chiedere consigli su come muoversi in questo terreno minato, l'esperto analizza una dozzina di single case emblematici, vite vissute di coppie in evoluzione all'interno delle quali la donna - "la specie più evoluta esistente nel nostro millennio" - gioca un ruolo fondamentale. Uomini e donne alla ricerca della Speranza sul sentiero dell'eterno mistero dell'Amore.
La testimonianza di come l’amore del Dio trinitario ha cercato un uomo che correva alla ricerca di sé tra continenti geografici – dal Tibet all’America Latina – e magmatici orizzonti culturali. Un “ritorno di Dio”, che non cessa mai di amarci, piuttosto che il risultato di un itinerario ideale. Dall’infanzia trascorsa fra la parrocchia francescana e i rosminiani, fino agli anni giovanili nelle file del PCI; dalla carriera di psichiatra alle vicende che lo hanno portato per due volte in Parlamento; dall’esperienza massonica al ritorno più pieno nella Chiesa cattolica.
L’esistenza di Meluzzi si snoda attraverso vicende importanti di storia italiana, e lo fa fondendosi con le idee, le idealità e i movimenti spirituali che hanno animato l’Italia. La sua poliedrica esperienza porta con sé soprattutto una sfrenata e appassionata ricerca di senso della vita, a cui lo psichiatra ha dato una risposta netta e chiara aderendo con tutto se stesso, nella più piena maturità, al messaggio cristiano. È un’esperienza di vita eclettica e inclusiva, che sfocia tra le braccia di Cristo portando con sé un’identità umana e culturale che trae da tutte le fasi della vita sapori e tratti distintivi. Un cammino, appunto, attraverso le vie del mondo.
“Dunque Dio è libero e Dio prova dolore. Ma Dio prova anche tenerezza.” Con queste parole tratte dall’introduzione del libro si può sintentizzare il tema del libro di Alessandro Meluzzi. La Croce diventa, così, sintesi di dolore, ineliminabile nella storia di ogni persona, libertà e tenerezza di Dio verso ogni sua creatura.
Un testo sull'eros che diventa Agape, verso una ricerca di Assoluto e di Divino.
Secondo Alessandro Meluzzi (che risponde alle domande del giornalista Giuliano Ramazzina) esiste un elemento in comune tra Movimento 5 Stelle e Dorotei, una corrente della Democrazia Cristiana che ha governato l'Italia fino al 1994. Smontando pezzo per pezzo il doroteismo di matrice democristiana, questo approccio psicopolitico ha lo scopo di interpretare il successo pentastellato dell'ultimo anno. Prefazione di Mauro Mazza.