Che cos'è lo stile? Un'introduzione agile e precisa a un tema che percorre trasversalmente diversi ambiti di ricerca: artistico, culturale, etnologico, sociologico, economico, politico. Attraverso un'indagine che spazia da Aristotele al design, da Hegel allo "stile Mercedes", con l'ausilio di un apparato iconografico, l'autore prende in esame l'evoluzione del concetto di stile nelle sue varie forme, per mostrare che lo stile non è una modalità accessoria dell'apprensione umana del mondo, ma è esso stesso un processo attivo di strutturazione del mondo: fa essere il mondo ciò che esso è, costituisce la prospettiva da cui viene costruita - anche intersoggettivamente - la realtà.
Le rare osservazioni esplicite di Kant sul problema del linguaggio e della semiotica in generale nonché le più rilevanti implicazioni semiotiche della sua filosofia teoretica e della sua estetica vengono indagate dall'autore seguendo un percorso cronologico, che non privilegia l'aspetto filologico rispetto a quello più propriamente ermeneutico. Il primo capitolo prende in esame i primi tentativi di definizione dei concetti di "segno" e di "simbolo" negli scritti precritici. Il secondo e il terzo analizzano rispettivamente la concezione dell'immaginazione nella "Critica della ragion Pura" e la teoria del simbolo nella "Critica del Giudizio". L'ultimo capitolo si occupa delle implicazioni semiotico-pragmatiche della teoria del "senso comune".