A Gerusalemme la folla acclama Gesù "Re dei Giudei". Tra gli apostoli c'è Giuda, uno zelota che ha abbandonato la sua ricca famiglia per seguire Gesù, fiducioso che possa liberare Israele. Un giorno Giuda apprende che il fratello di Sarah, la ragazza di cui è innamorato, è stato catturato e che occorrono trenta denari per liberarlo. Giuda li consegna senza sapere che quei soldi serviranno per attentare alla vita di Ponzio Pilato. Ben presto i Romani scoprono che i denari provengono da un uomo appartenente al gruppo di Gesù, prendono degli ostaggi e minacciano di ucciderli se non verrà consegnato il nazareno. Giuda cerca di persuadere il Maestro e i suoi compagni ad agire in maniera decisa. Potrebbe essere il momento opportuno per la rivolta del popolo contro i romani. Ma il Maestro assicura Giuda che gli ostaggi saranno liberati presto e lo esorta ad avere fiducia in lui. Giuda è in preda al panico: si sente in colpa per gli ostaggi e prova rabbia nei confronti del Maestro e dei suoi compagni che non si decidono ad agire. Decide allora di rivelare dove si nasconde Gesù con la speranza che la sua cattura faccia insorgere il popolo. Nulla, però, va secondo i suoi piani. Così, quando Giuda vede Gesù morente sulla Croce, si rende conto della gravità dei suoi errori. Schiacciato dal senso di colpa, si toglie la vita impiccandosi ad un albero. Vano sarà il tentativo di salvarlo.
Tommaso vuole dare degna sepoltura al corpo di Gesù approfittando dell'offerta di Giuseppe di Arimatea. Ma a causa di un'incursione degli zeloti, la sepoltura deve essere affrettata; decide allora di riportare il corpo in Galilea. Nel frattempo le donne, di ritorno dal sepolcro, dicono di averlo trovato vuoto e Maria Maddalena annuncia di aver visto il Maestro risorto. Gli Apostoli accolgono la notizia con grande gioia. Solo Tommaso è turbato: vuole di scoprire chi ha portato via il cadavere e perché. Ma scopre solo che gli zeloti sono estranei a questa vicenda così come i romani. Tornato dai suoi, apprende che Gesù è apparso loro, nel cenacolo. Tommaso, ancora incredulo, si ostina nella ricerca fino a ritrovare Longino, il soldato romano che fu messo per primo di guardia al sepolcro e che potrà dirgli la verità. Il centurione gli racconta che una gran luce apparve nella notte e la pietra del sepolcro rotolò via, ma i romani non vollero che la notizia venisse diffusa. Tommaso è sconvolto dalla testimonianza. Tornato a Gerusalemme non vuole incontrare i suoi compagni perché si sente indegno per aver dubitato sulla Resurrezione. Ma una nuova apparizione del Maestro lo aiuterà a comprendere quello che non riusciva a spiegarsi con la ragione.
La storia di Giuseppe di Nazareth è un inno alla sua figura di padre e marito, uomo come noi e santo tra i santi. La vicenda parte dagli anni prima della nascita di Gesù, quando Giuseppe è un semplice falegname e, presso il tempio di Gerusalemme, conosce Maria, la sua futura sposa. Ma nei tumultuosi anni del re Erode la situazione politica è tutt'altro che tranquilla e, tra violenze e rappresaglie, Giuseppe deve affrontare diverse difficoltà e accettare l'immacolata gravidanza di sua moglie.