Data di pubblicazione: Giugno 2011
DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
€ 19,50
Mario Meunier in Apollonio di Tiana ha voluto rendere accessibile e fare rivivere con lo stesso spirito della sua pia leggenda, la curiosa e attraente figura di uno degli ultimi rappresentanti della sapienza antica e dell’ascetismo aristocratico e mistico del saggio di Samo, Pitagora. La storia della vita, dei viaggi e dei prodigi di Apollonio di Tiana ci è giunta soprattutto attraverso il racconto, in otto libri, che ci ha lasciato Filostrato (III secolo d.C.). La Vita di Apollonio sembra essere stata composta per incarnare in un uomo un ascetismo rigoroso, rari doni di chiaroveggenza, di guarigione e di divinazione, l’ideale stesso che ci si faceva allora di un pitagorico. Filostrato, in effetti, ha rappresentato il saggio di Tiana come l’erede della dottrina, della regola di vita e della scienza taumaturgica e mistica del divino Pitagora. Malgrado tutti i suoi difetti, il romanzo filosofico o, per essere più esatti, la vita romanzata di Apollonio di Tiana scritta da Filostrato, getta dunque la più viva luce sui costumi, le idee, le credenze di un secolo interessante; costituisce un documento di prim’ordine sull’ideale che si facevano, all’inizio del III secolo, del saggio e del santo le anime e i circoli che aspettavano la loro salvezza da un paganesimo purificato, da una rigenerazione spirituale delle tradizioni pitagoriche e da una comprensione più filosofica e più corretta delle dottrine, dei miti e dei riti delle religioni del passato. “L’anima è immortale; essa non ti appartiene, ma appartiene alla Provvidenza. Quando il corpo si è estinto, come un cavallo da corsa rapidamente liberato dai suoi legami, essa si slancia facilmente e sale a mischiarsi con l'aria pura e leggera, fuggendo dalla sua pesante e triste servitù. Il bene che questa sorte deve riservarti, tu lo conoscerai quando non ci sarai più. Perché allora cercare di saperlo, finché ti annoveri nel numero dei viventi?”
Mario Meunier in Apollonio di Tiana ha voluto rendere accessibile e fare rivivere con lo stesso spirito della sua pia leggenda, la curiosa e attraente figura di uno degli ultimi rappresentanti della sapienza antica e dell’ascetismo aristocratico e mistico del saggio di Samo, Pitagora. La storia della vita, dei viaggi e dei prodigi di Apollonio di Tiana ci è giunta soprattutto attraverso il racconto, in otto libri, che ci ha lasciato Filostrato (III secolo d.C.). La Vita di Apollonio sembra essere stata composta per incarnare in un uomo un ascetismo rigoroso, rari doni di chiaroveggenza, di guarigione e di divinazione, l’ideale stesso che ci si faceva allora di un pitagorico. Filostrato, in effetti, ha rappresentato il saggio di Tiana come l’erede della dottrina, della regola di vita e della scienza taumaturgica e mistica del divino Pitagora. Malgrado tutti i suoi difetti, il romanzo filosofico o, per essere più esatti, la vita romanzata di Apollonio di Tiana scritta da Filostrato, getta dunque la più viva luce sui costumi, le idee, le credenze di un secolo interessante; costituisce un documento di prim’ordine sull’ideale che si facevano, all’inizio del III secolo, del saggio e del santo le anime e i circoli che aspettavano la loro salvezza da un paganesimo purificato, da una rigenerazione spirituale delle tradizioni pitagoriche e da una comprensione più filosofica e più corretta delle dottrine, dei miti e dei riti delle religioni del passato. “L’anima è immortale; essa non ti appartiene, ma appartiene alla Provvidenza. Quando il corpo si è estinto, come un cavallo da corsa rapidamente liberato dai suoi legami, essa si slancia facilmente e sale a mischiarsi con l'aria pura e leggera, fuggendo dalla sua pesante e triste servitù. Il bene che questa sorte deve riservarti, tu lo conoscerai quando non ci sarai più. Perché allora cercare di saperlo, finché ti annoveri nel numero dei viventi?”