La fragilità della malattia e la forza degli affetti s'intrecciano in un racconto realistico, lieve e toccante. La storia racconta l'amore di una nipotina per la nonna malata, la cui mente si è smarrita nella confusione e nella perdita di ricordi. Nonostante la drammatica situazione, due età della vita vengono a confronto e, grazie alla tenerezza, riescono a mantenere un rapporto e un'unione. Immaginare che il pericoloso virus di una pandemia sia una brutta bestia da catturare - così la nonna dice e ripete - forse non è che un modo per esorcizzare il male e rifugiarsi in un'inconscia speranza.
Sembra un incubo, eppure è la storia. È il 1942, l'Europa è travolta dalla guerra e Parigi è stretta nella morsa dell'occupazione nazista. Bebel ha vent'anni e una passione, la bicicletta: gli dà lavoro come pedalatore al cinema Dumas, lo accompagna nei suoi giri per la città occupata e lo porta... a investire una bella ragazza dai capelli e dal carattere di fuoco, Esther Mendel. Sembra un sogno, eppure è l'amore. Tra Bebel ed Esther è colpo di fulmine, una scoperta meravigliosa che per un momento fa dimenticare gli orrori della guerra. Ma Esther non può sognare a lungo, perché sul petto ha cucita la stella a sei punte che le ricorda qual è la spaventosa realtà: è ebrea ed è in pericolo. Una storia di amore e avventura, per non dimenticare il coraggio della solidarietà. Età di lettura: da 12 anni.