Gli anarchici italiani furono, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la prima minaccia terroristica globale: le polizie di tutto il mondo li cercavano e li temevano, mentre loro colpivano obiettivi di primaria importanza (primi ministri, teste coronate) in molti paesi europei. Dal punto di vista della storia d’Italia, il culmine fu raggiunto con il regicidio di Umberto I, compiuto da Gaetano Bresci il 29 luglio 1900. Come mai gli anarchici italiani (spesso emigranti) ricorsero alla violenza politica su una tale scala? Quale fu la reazione degli apparati di repressione e che effetti ebbe sul nascente Stato unitario? E come mai in Italia nascono terroristi, ma non rivoluzionari?
A cura di Fabio Cicero
Traduzione di Roberto Piumini
Testo inglese a fronte
“E di chi è la colpa?
Di chi se non di lui che da me ebbe,
ingrato, tutto quello che poteva:
lo feci giusto e retto, ed abbastanza
forte per non cadere, benché libero.”
Scritto in un periodo di profonda crisi personale e politica dell’autore, Paradise Lost è il più grande poema epico della letteratura inglese. L’opera ha avuto un’enorme influenza sui Romantici inglesi e, attraverso questi, sulla poesia moderna. Il tema principale del poema riguarda la caduta dell’uomo dal suo stato originario di grazia, e lascia già intravedere le condizioni che gli permetteranno, grazie all’intervento divino, di recuperare tale stato. Ma la forte personalità di Milton ha saputo disegnare dei personaggi originali che riflettono la tensione del suo autore, uno spirito libero che in qualche caso non riesce, e non vuole evitare il conflitto con l’ortodossia cristiana. Personaggi quali Dio, Satana, Eva hanno fatto e fanno ancora discutere molti critici, dando adito a ciò che lo stesso Milton ha sempre perseguito con estremo rigore e accesa passione: la ricerca instancabile della verità nel messaggio cristiano.
Il testo originale a fronte si basa sull’edizione di Barbara K. Lewalski, Paradise Lost, Oxford, Blackwell, 2007, che riproduce fedelmente la versione finale del 1674.
Fabio Cicero, studioso di letteratura moderna inglese e tedesca, ha già curato per Bompiani Storia dell’arte dell’antichità di Winckelmann (2003) e Opere in prosa di S.T. Coleridge (2006).
Roberto Piumini scrive poesie, poemi, fiabe, racconti, romanzi, filastrocche, testi per canzoni, per teatro, televisione, radio e cinema. Ha una cinquantina di traduzioni all’estero. Ha tradotto in versi i poemi di Browning, i Sonetti e il Macbeth di Shakespeare e l’Aulularia di Plauto. Legge e recita i suoi testi di prosa e poesia.
John Milton (1608-1674) es el más importante de los poetas en lengua inglesa del siglo XVII. Su profundo conocimiento de los clásicos y sus viajes por Europa, signos de la más típica formación renacentista, contribuyeron a la gestación de este poema que se produce como una obra de madurez. "El Paraíso perdido" es el poema más importante de contextura moderna. A partir del relato bíblico, el autor recrea un poema alegórico sobre el destino y la salvación humana.