Una mappa del tesoro di oltre due secoli fa è apparentemente indecifrabile; ricorrendo alla crittologia più sofisticata, uno studioso riesce finalmente nell'impresa, ma l'indovinello che ne risulta pare non avere a sua volta soluzione; inoltre, il tesoro sarebbe nascosto nelle Negrillos, isolette nel mar dei Caraibi che dal 1867 in avanti scompaiono inspiegabilmente da tutte le carte nautiche. Un narcotrafficante colombiano indagato dalle autorità statunitensi ha bisogno di trovare il tesoro - ben sedici galeoni stipati d'oro - per giustificare i suoi introiti, e obbliga un caccia-tesori irlandese, Christopher, e una filosofa cubana ma cresciuta a New York, Marisol, a trovarlo in sua vece. La spedizione in barca a vela avviene durante una Settimana Astrale in cui gli dèi che hanno dato il proprio nome ai giorni influenzano gli eventi quotidianamente; a pari passo si procede allo smantellamento del razionalismo, con il fallimento della «cerca» dell'algoritmo elusivo di Marisol, e del materialismo, quando si scopre che l'oro cercato era, in realtà, l'"aurum non vulgi sedphilosophorum" (l'oro non della gente ma dei filosofi). Finalmente il mistero della congiunzione si solidifica nel fine ultimo dell'alchimia.
"Un buon viaggiatore non sa dove va; un perfetto viaggiatore non sa da dove viene". Questo aforisma di uno scrittore cinese è il più perfetto compendio della "Metafisica del ping-pong". Perché quando s'impugna per la prima volta la racchetta non si sa dove può portare la passione per questo sport - magari addirittura in Cina, a sfidare i campioni locali - ma soprattutto non si sa di aver intrapreso una sorta di percorso iniziatico alla scoperta di sé e dei principi primi che governano la realtà. Lungo questo viaggio di perfezionamento sportivo, individuale e metafisico allo stesso tempo, Guido Mina di Sospiro non ha solo affrontato avversari di ogni tipo, affinato tecnica, tattica e strategia e appreso l'importanza di lasciarsi guidare da un maestro: grazie al ping-pong ha incontrato e visto in azione, nel vivo del gioco, la geometria non euclidea, la logica non lineare, la strategia da von Clausewitz a Sun Tzu; ha riscoperto Carl Gustav Jung e interrogato l'IChing, colto la potenza del mito platonico della caverna e dei principi della filosofia taoista. E naturalmente, inseguendo il suo "stato di grazia" mistico-sportivo, si è anche divertito, e continua a divertirsi moltissimo.