Costruire con inerti e sterili metalli uno strumento in grado di misurare esattamente il fluire del tempo è invenzione gigantesca, forse seconda per l'uomo, solo all'utilizzo del fuoco. Questo ritiene un "fantastico" riparatore di orologi antichi. Costruire realtà e storie virtuali, miscelando insieme persone e computer, è il mestiere di un altro. Possono convergere due percorsi di vita avviati su binari tanto divergenti? Forse sì, in un punto lontano nel tempo, come si congiungono, all'infinito, due rette parallele. Ma nel cammino verso la ricerca della verità uno solo riuscirà a malapena ad avvicinarsi a quel punto ideale. Perché oggi più che mai, la verità è miraggio incerto e vulnerabile. "L'ho visto coi miei occhi". Già prova di inconfutabile verità. Oggi? Indizio appena.
Antono si trova da solo in casa quando viene colpito da un infarto. In quel istante Anton rivede la sua vita, ma alla mente affiorano solo i ricordi peggiori ossia i suoi tradimenti, abbandoni, opportunismi, ipocrisie, nei confronti della famiglia, degli amici e della società. Anton ha solo cinquantanni ed è un corrotto procacciatore d'affari e di appalti truccati.