La condizione di single, sempre più comune nella società odierna, accomuna persone in situazioni di vita e di relazioni molto diverse. Fra loro ci sono persone credenti, il cui percorso vocazionale interroga profondamente loro stessi in primo luogo, e la Chiesa in generale. Davvero sono «né carne, né pesce», come alcuni di loro si sentono non avendo preso impegni per la vita nella consacrazione religiosa o nel matrimonio? Oppure può essere rivolta loro una Parola di vita, che venga a visitarli, accoglierli e raggiungerli nella loro concretezza dell'esistenza? Questo libro racconta esperienze di accompagnamento pastorale delle persone single, e anche opportunità che gli ambienti cattolici offrono per intessere nuove relazioni, nella certezza che la prima e la più importante di queste è quella con Dio.
Un libro che vuole fare un po' di chiarezza sulla realtà della famiglia che sta attraversando una stagione difficile. Perché il tentativo in atto di ingessare il passato con definizioni come famiglia tradizionale, famiglia classica, famiglia normale rischia di assumere un sapore rivendicativo e discriminatorio e non contribuisce alla comprensione del presente.
Dieci esperienze, tutte differenti fra loro; quattro interviste a esperti con studi e competenze diversificati; una riflessione sul rapporto fra la Chiesa e una parte della comunità LGBTQ+. Ecco gli elementi chiave di questo libro, che non si limita a fare il punto della situazione, riportandone gli snodi giuridici, scientifici e teologici, ma indaga le problematiche e le incertezze dell'accoglienza pastorale verso le persone transessuali; invita a interrogarsi - come credenti, comunità e semplici cittadini - sulla necessità di approfondire esperienze e conoscenze senza pregiudizi, di mettere a fuoco prospettive altre, di rifiutare ricette preconfezionate a proposito di temi decisivi come la sessualità, l'orientamento sessuale, l'identità sessuale e quella di genere.
Riconoscere e rivalutare il positivo che Humanae vitae ha portato. Rimettere in luce la ricchezza del dibattito sollevato dall’enciclica di Paolo VI. Tornare alle sorgenti conciliari di quelle intuizioni. Ma anche veri care la possibilità di inserire nel contesto di un processo comunque complesso
e controverso elementi nuovi, attingendo dall’indagine sociologica, dalla ricerca scientifica, dalla riflessione teologica. Ribadire l’impegno, spesso isolato e talvolta marginale ma comunque sempre meritorio, di coloro che in questi cinquant’anni non si sono risparmiati per promuovere la bellezza e la verità dei metodi naturali di regolazione delle nascite. Ma anche accettare lo sforzo di chi non rinuncia a proporre ipotesi rinnovate su un tema così scomodo e così affascinante come quello della sessualità della coppia.
Ecco gli obiettivi del nostro libro nel cinquantesimo anniversario di un’enciclica che ha segnato un’epoca. Una
sorta di inchiesta giornalistica sulle vicende di un documento ecclesiale che ha fatto da spartiacque, ha suscitato attese, scatenato polemiche, prodotto delusioni e sofferenze, ma aperto anche la strada alla comprensione più autentica di un mondo, quello della verità della generazione umana, della sessualità, della regolazione delle nascite, dei rapporti coniugali.
Questo libro è una mano tesa ai genitori, per accompagnarli nei loro sforzi educativi, nella consapevolezza che genitori non si nasce e che, soprattutto, lo si diventa educandosi a educare. Passa in rassegna i problemi che si presentano tra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'adolescenza, parlando di scuola e di insegnanti, di gruppi di coetanei e di formazione della personalità, di valori e di nuove identità, di grandi scelte sociali e di problemi occupazionali, di volontariato e di impegno politico. Il tutto con tono agevole e divulgativo.
La storia di ogni famiglia è scandita da eventi importanti e spesso critici: le nozze, la nascita del primo figlio, la scuola materna, la prima elementare, l'orientamento scolastico, il diploma, il lavoro. I Quando, collana diretta da due grandi esperti del settore, sono offerti come occasione di riflessione per affrontare ogni problema con una nuova consapevolezza. Per quanto tempo possiamo lasciare i nostri figli a guardare i cartoni animati? Quali programmi possono vedere, e quando? Meglio una cassetta o i Pokemon? La pubblicità è sempre diseducativa? È giusto avere la tv in cucina o in camera da letto? E mangiare o fare i compiti con la tv accesa? Quando i nostri figli sono con noi, come vedere "insieme" la tv? Cosa succede quando in famiglia la tv è accesa? Riflessioni e consigli fondamentali per imparare a usare la tv in famiglia: senza esserne schiavi. Destinato a genitori, nonni e educatori in genere. Un libro prezioso e pratico adatto a una riflessione "familiare" su uno dei temi più scottanti. Luciano Moia è giornalista dell'Avvenire, dove si occupa anche del mensile di vita familiare Noi genitori e figli. Sposato e padre di due bambini in età scolare, è autore di alcune pubblicazioni.