Un libraio giramondo, Angelo Pezzana. Una vicepresidente della Regione, repubblicana, Bianca Vetrino, che ascolta i giovani del suo partito. Un commercialista audace, Guido Accornero innamorato dell'arte e dei libri antichi. È in questo strano triangolo, che nasce nella primavera del 1987 l'idea di un Salone del Libro. Un anno dopo inizia una storia che ha fatto crescere e consolidare un appuntamento che si rinnova da 27 anni. Con un successo di visitatori e di critica che continua a sorprendere. È una storia che ha visto protagonisti i grandi e i piccoli editori, i maestri del pensiero e i polemisti del momento. Che ha visto passare sotto le volte del Lingotto, restaurato da Renzo Piano, tutta la cultura italiana e buona parte della letteratura internazionale. Un luogo sempre aperto alle novità. Come è nel DNA di Torino e dei due esperti timonieri che lo pilotano, Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero.