Un libro, questo di monsignor Molinari, che non solo raccoglie una serie di interventi su temi biblici e non, ma che soprattutto testimonia - se pure ve ne fosse bisogno - dell'attenzione che il vescovo emerito di L'Aquila ha avuto, per tutto il corso della sua vita di pastore e di lettore attento e curioso, nei confronti della cultura tout court. Parole di Dio e parole umane si intrecciano in questo percorso, alla ricerca di luoghi di senso e di incrocio tra l'offerta di salvezza che dalla Bibbia giunge all'uomo e la risposta umana, talvolta titubante, talvolta affaticata, ma sempre presente. Poeti come Pavese, romanzieri come Chesterton, teologi come Bultmann... vengono ripresi e restituiti al lettore in maniera originale e profonda, diventando "sentieri" in cui ritroviamo la freschezza della nostra umanità redenta e in ricerca.
Fatima è un grande "segno" che viene dal cielo. Maria ripete agli uomini e alle donne di oggi il messaggio di Gesù: un messaggio di amore, di conversione, di pace e di speranza. Dopo cento anni alle Apparizioni questo messaggio è ancora più urgente e drammaticamente attuale.
In questi otto secoli, ormai, che ci separano dalla vicenda umana e spirituale di Celestino, tanti sono i messaggi che molti hanno cercato di mettere in evidenza ripercorrendo la storia del Santo Eremita divenuto Papa. Si è parlato, giustamente, di invito per la Chiesa a un perenne rinnovamento, a essere più spirituale, meno legata al potere terreno. Si è parlato di messaggio, per tutti, a una santità radicale. Ma forse il messaggio più forte e più attuale é proprio quello legato alla grande indulgenza che Celestino volle lasciare con la Perdonanza, piccolo giubileo che anticipava di pochi anni il grande giubileo del 1300.
La Bolla d'indizione del Giubileo straordinario della misericordia inizia con queste parole: "Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre". Non possiamo parlare di misericordia senza parlare di Gesù. Senza credere in Gesù, il quale si avvicina ai peccatori con parole che sono colme di perdono e di amore, e senza credere nella sua tenerezza rivoluzionaria, non ha senso parlare di misericordia. La misericordia è l'atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Questo libretto rammenta, elencandole e meditandole, le opere di misericordia corporale, ricordando che alla fine della nostra vita saremo giudicati sull'amore; e le opere di misericordia spirituale, capaci di guarire le anime.
Piccole riflessioni pastorali in occasione dell'Anno della Fede.
Nella lettera pastorale sono raccolte alcune semplici riflessioni sul sacerdozio, ricordi personali di mons. Molinari e accenni all'esperienza di cinquant'anni di ministero pastorale.
L’opera, nata con intenti pastorali, è tesa a conoscere e a far conoscere, attraverso lo scandaglio dell’opera e le notizie biografiche, l’uomo Pirandello per scrutarne l’intimità del suo animo e per misurarne il portato spirituale e religioso. L’obiettivo della ricerca è proprio di «dedurre» dall’opera di Pirandello «il particolare modo» che ha avuto «di considerare il mondo e la vita». Scoprire, soprattutto, le inevitabili implicazioni religiose di questa sua particolare concezione del mondo e della vita alla luce della fede cristiana.
Dall'Arcivescovo Metropolita di L'Aquila una riflessione sulla Perdonanza di san Celestino.
"In questa piccola lettera pastorale ho cercato di ricordare dov’è la sorgente di ogni consolazione: nel Cristo Morto e Risorto per noi. Abbiamo ancora tanto bisogno di tanta consolazione. Abbiamo assoluta urgenza che la “consolazione” di tanti fratelli e sorelle diventi per noi, concretamente, la buona notizia della ricostruzione e della rinascita. Ma abbiamo bisogno, soprattutto, che Colui che solo può consolare e confortare non si allontani mai da noi e rimanga sempre in mezzo a noi" (Mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo Metropolita di L'Aquila).
"Dentro ognuno di noi c'è nascosto un piccolo Giona che non riesce ad accettare un Dio che ama tutti e vuole la liberazione e la gioia di tutti". Queste riflessioni sono semplicemente un invito a riprendere in mano la Sacra Scrittura per riscoprire sempre più il volto misericordioso del nostro Dio e la gioia indicibile del Perdono.