Ricca di citazioni e di richiami alle fonti questo libro è una vera e propria antologia critica sull’uomo e scrittore Pavese. L’autore non parte da una tesi precostituita ma, spinto dalla passione e dalla sicura frequentazione dei testi, presenta un affresco fedele e particolareggiato della visione che della vita, dell’uomo e del suo destino aveva quest’animo così sensibile e geniale.
La disperazione di fronte alla realtà (non lo stupore) è l’amara conclusione a cui arriva il pensiero di Pavese, vinto dalla convinzione che l’uomo è solo e che gli ideali alla lunga non reggono: l’amore è dolore, l’amicizia è ingannevole. Ma, pochi giorni prima del suicidio annota sul suo diario: “O Tu, abbi pietà”.