Il testo affronta un argomento piuttosto insolito nella letteratura: come prepararsi a concludere la propria esistenza su questa terra. Il libro, nel progetto degli autori, è una guida vera e propria a ben concludere la vita. E i timori, la paura della morte, tutto quanto può essere motivo di sofferenza e di angoscia per chi sa di essere alla fine... tutto questo viene illuminato nelle zone d’ombra da uno sguardo sereno sulla realtà, facendo leva su quello che c’è di buono e di consolante, sia nel passato della propria vita che nel presente; e godere di quello che si ha a disposizione oggi. E per chi crede, c’è la speranza nelle promesse del Signore Gesù di una vita migliore dopo di questa. La fede è un deterrente particolare di fronte a ogni timore perché ci si fida di Qualcuno. Il testo è corredato anche da esercizi vari. Oltre agli aspetti psicologici, spirituali, esistenziali che aiutano a vivere con serena dignità quel «tempo prezioso della fine», il testo tratta anche questioni pratiche come il testamento biologico. Soprattutto aiuta a coltivare la speranza fondata... che c’è un domani oltre la morte.
GLI AUTORI
Jean Mobourquette, sacerdote e psicologo, è stato per numerosi anni, professore all’Istituto di pastorale dell’Università di Saint-Paul a Ottawa. Conferenziere molto apprezzato, ha animato centinaia di laboratori di formazione per diversi gruppi: professionali, gruppi popolari, coppie e genitori. È autore di numerosi successi. È morto il 28 agosto 2011 all’età di 78 anni.
Denise Lussier-Russell ha una laurea in counselling pastorale e una formazione da infermiera. Ha lavorato per venticinque anni con persone in fin di vita, come agente di pastorale, di professore (anche presso l’Università di Saint-Paul a Ottawa), di terapeuta e di conferenziere. Oggi condivide la sua lunga esperienza con scritti e conferenze.
Il volume presenta una riflessione su come, oggi, vengono affrontati il lutto e il dolore nel momento del distacco da una persona cara. La nostra società tende a rifiutare la morte e si trova impreparata a vivere consapevolmente e a superare il momento del lutto. Gli autori, specialisti nell'accompagnamento psicologico, analizzano le tappe che si attraversano nel tempo del lutto, quali meccanismi emotivi e psicologici possono assalire e come affrontarli, gestirli e superarli. Il loro obiettivo è quello di far sì che tutti possano uscire da un tempo di lutto più maturi, più ricchi, aperti alla speranza e con un atteggiamento di responsabilità e saggezza di fronte alla morte.
Il testo parla della violenza. In particolare della violenza maschile. Lo scopo dell’Autore è di condurre gli uomini a dominare la violenza,ma anche a usarla quando è necessario, senza tuttavia abusarne. Così prende in considerazione la violenza repressa, la violenza incontrollata, la violenza dominata,la violenza sacra. L’Autore,con ottimo intuito pedagogico,conduce chi legge attraverso un modulo narrativo di fatti,persone,esperienze perché afferma che «le storie sono il più vecchio metodo di apprendimento del mondo, emerso con la parola e le tradizioni orali. Inoltre, una storia semina idee nuove, cambia le credenze e contiene una saggezza ancestrale;insegna altri modi di vedere la realtà e di agire di conseguenza». Gli argomenti sono corredati da brevi racconti di esperienze e dai commenti psicologici dell’Autore.Commenti che si rifànno alle sue conoscenze sulla violenza maschile ma,soprattutto,alla teoria della psicologia analiticadi Carl Gustav Jung.
AUTORE Jean Monbourquette, sacerdote e psicologo, ha insegnato per molti anni all’Istituto di pastorale dell’Università Saint-Paul di Ottawa (Canada).Autore dei best-seller Ricominciare a vivere(20012),Che cosa voglio dalla vita(20073), L’arte di perdonare(20077),Dalla stima di sé alla stima del Sé(2005), Strategie per sviluppare la stima di sé e la stima del Sé(2008),tutti volumi pubblicati in Italia da Paoline Editoriale Libri.
Il testo fa seguito a un altro precedente di Monbourquette,Dalla stima di sé alla stima del Sé(della stessa collana).In questo secondo volume l’Autore presenta una raccolta di esercizi pratici,utili ad arricchire i lettori sul piano psicologico e spirituale. Le diverse strategie e relative spiegazioni riguardano la stima di sé e la stima del Sé. Monbourquette distingue tra la stima di sé,intesa come stima per la propria persona o autostima,stima per le proprie competenze;la stima del Sé, definita come cura dell’anima che ci risveglia alle aspirazioni spirituali. Una costruisce l’ego,l’altra permette di accedere alle profondità spirituali. Il testo utilizza brevissime storie da cui prende spunto l’analisi di una situazione;è corredato di tabelle e da proposte musicali che facilitano alcuni esercizi. L’Autore,inoltre,si è valso della collaborazione di due colleghe specializzate.
AUTORE Jean Monbourquetteè sacerdote e psicologo.Ha animato centinaia di corsi di formazione per gruppi di diverso genere: professionisti, persone comuni, coppie e genitori. È l’autore dei best seller come L’arte di perdonare, Ricominciare a vivere,I lati nascosti della personalità,Che cosa voglio dalla vita,Dalla stima di sé alla stima del Sé,Chiedere perdono senza umiliarsi.
Myrna Ladouceur,è formatrice,insegnante e psicoterapeuta specializzata in programmazione neurolinguistica (PNL). È la fondatrice del centro PNL di Ottawa.
Isabelle d’Aspremontlavora in Belgio, alla Maison Saint-Hubert,dove aiuta le persone in lutto.Già allieva di Jean Monbourquette,porta avanti la sua opera in Europa, in America Latina e in Canada. Fa parte di una équipe di medici e di operatori sociali.
Il volume affronta come gestire un sano senso di colpa per aver recato offesa a qualcuno e come chiedere perdono con dignità, senza ritenersi sminuiti e umiliati.
La "stima di sé" cui allude il titolo è l'apprezzamento di un individuo per la propria persona e le proprie capacità, e si colloca in un ambito strettamente psicologico; la "stima del sé" si riferisce invece a quel nucleo che costituisce l'identità profonda e spirituale di ogni essere umano e che contiene l'imago Dei, l'immagine di Dio. Psicologia e spiritualità si sono spesso trovate su posizioni differenti a questo riguardo, creando a volte una frattura quasi insormontabile. Questo libro di J. Monbourquette individua invece le profonde affinità tra psicologia e spiritualità e recupera il percorso che dalla stima di sé conduce alla stima del sé. L'autore è convinto che, per la sua piena maturazione, una persona debba al tempo stesso sviluppare la propria autostima e scoprire le ricchezze interiori del sé. La maturità spirituale, infatti, esige un "io" forte sul piano psicologico e, viceversa, la crescita personale si rivela incompleta se ignora la "cura dell'anima" e le risorse spirituali. Il volume è articolato in tre parti: Dalla stima di sé - Alla stima del sé - Dalla spiritualità del sé alla fede cristiana.
Perché e per chi vivere? Perché e per chi lavorare? La nostra società, così contrassegnata dalla frammentazione culturale, ha reso più evidente la fatica di trovare un senso alle cose che facciamo e soprattutto un senso al nostro esserci. Il libro di J. Monbourquette, si propone come obiettivo di offrire percorsi di riflessione per chiunque si trovi a vivere momenti di transizione che annunciano un cambiamento nella propria vita. Queste pagine sono il risultato del lavoro di alcuni gruppi di giovani e di adulti che hanno accettato un percorso di conoscenza di sé; uno strumento concreto, quindi, che può aiutare chi desidera un confronto per riconoscere e rielaborare un percorso personale verso la realizzazione di sé.
Chi non ha mai represso atteggiamenti o sentimenti spontanei per timore di essere disapprovato dagli altri? Tutti abbiamo lati nascosti che, se ignorati, possono insorgere contro di noi e crearci difficoltà psicologiche e sociali. In queste pagine J. Monbourquette, spiega come far emergere la propria "ombra", riappropriarsene e reintegrarla nella propria personalità. Soltanto così sarà possibile progredire nella realizzazione di se stessi e nel mantenimento di sane relazioni umane. Saranno utili, a questo scopo, esercizi, schemi e storie esemplificative che aggiungono alle riflessioni teoriche, ispirate alla psicologia di Jung, una dimensione pratica inscindibile dalla vita quotidiana.
"Perdonare non è facile. Non basta volerlo. Perdonare è un'arte e, come tale, richiede metodo e applicazione. Il segreto di quest'arte sta nel comprendere che non si può ridurre il perdono a un atto di volontà o a un dovere etico, poiché esso è il risultato di un processo che coinvolge tutte le dimensioni dell'essere umano. Saper perdonare significa liberarsi dall'oscura inquietudine del risentimento per fare del perdono una fonte di gioia e uno strumento di crescita psicologica e spirituale." (J. Monbourquette)