Una risposta fondata alla domanda più urgente di ognuno di noi: che cosa succede quando moriamo? Raymond Moody indaga, da decenni, le esperienze di premorte. Come medico, ha avuto modo di raccogliere numerose testimonianze di chi, morto per qualche minuto e tornato tra i vivi, racconta con precisione di aver visto quanto accadeva intorno a sé o di aver visto una luce in fondo al tunnel o di aver parlato con le persone amate e defunte da tempo. In questo libro propone gli episodi più significativi a cui ha assistito suddivisi in sette tipologie: esperienze fuori dal corpo, premonizioni, luce trasformatrice, lucidità terminale, trasformazione personale dopo una NDE, esperienze sensoriali, specchio psicomanteo per cogliere il riflesso di una persona cara defunta. Sulla base di queste esperienze, dirette e indirette, narrate con passione e rigore condivide la sua più profonda convinzione: sebbene non sia ancora dimostrabile scientificamente, la vita oltre la vita esiste ed è documentabile e documentata. Prefazione di Eben Alexander.
«Ho lavorato per decenni sul filo della ricerca sull'esperienza di pre-morte. Nel corso dei miei studi ho ascoltato migliaia di persone che mi narravano di viaggi profondamente intimi verso... cosa? L'aldilà? Il paradiso del quale parlava la loro religione? Una zona del cervello che si rivela soltanto nel momento della disperazione? So che molti studiosi sono convinti in cuor loro che le esperienze di pre-morte siano un accenno della vita oltre la vita, ma non hanno ancora trovato la 'prova scientifica' del fatto che una parte di noi continui a vivere dopo la morte fisica. Partendo da questo presupposto, sono convinto che l'esperienza di pre-morte costituisca un'occhiata nell'aldilà, un breve passaggio in una realtà completamente diversa.»
Con una prefazione di Eben Alexander, a quarant'anni della prima edizione viene ripubblicato il libro di Raymond Moody, che ha milioni di lettori in tutto il mondo. Raymond Moody è il «padre» della moderna teoria sulle esperienze di premorte e il suo "La vita oltre la vita" ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo alla morte, a ciò che essa significa e al fine ultimo della nostra vita. Apparso la prima volta nel 1975, La vita oltre la vita raccoglie decine di testimonianze di persone che sono uscite da uno stato di «morte clinica» e che hanno raccontato con le loro parole che cosa c'è oltre la morte e come da quel momento la loro esistenza è spiritualmente cambiata. Con i suoi studi pioneristici Raymond Moody ha ispirato un nuovo modo di intendere la scienza, la filosofia e la religione, e ha dato l'avvio a ricerche nuove sulla vita, sulla morte e sul significato dell'esistenza umana.
Con una prefazione di Eben Alexander, a quarant'anni della prima edizione viene ripubblicato il libro di Raymond Moody, che ha milioni di lettori in tutto il mondo. Raymond Moody è il «padre» della moderna teoria sulle esperienze di premorte e il suo "La vita oltre la vita" ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo alla morte, a ciò che essa significa e al fine ultimo della nostra vita. Apparso la prima volta nel 1975, La vita oltre la vita raccoglie decine di testimonianze di persone che sono uscite da uno stato di «morte clinica» e che hanno raccontato con le loro parole che cosa c'è oltre la morte e come da quel momento la loro esistenza è spiritualmente cambiata. Con i suoi studi pioneristici Raymond Moody ha ispirato un nuovo modo di intendere la scienza, la filosofia e la religione, e ha dato l'avvio a ricerche nuove sulla vita, sulla morte e sul significato dell'esistenza umana.
"Una scia di infinite stelle" ripercorre la vita di Raymond Moody, studioso delle esperienze di premorte e della possibilità di entrare in contatto con i defunti. La sua ricerca pionieristica, che ha sfidato i pregiudizi scientifici e sociali nei confronti di un argomento così delicato e fondamentale per l'uomo, è stata d'impulso per tutti gli studi successivi. La depressione che colpì Moody da giovane a causa di una malattia mal diagnosticata lo condusse a dedicarsi interamente alla ricerca di ciò che c'è oltre la vita, in particolare allo studio di quello che avviene in punto di morte e di che cosa succede alle persone che "ritornano" alla vita perché non era ancora giunto il momento del loro passaggio ultraterreno. Moody ha continuato la sua ricerca esplorando anche il mondo delle vite passate e della reincarnazione e ha proseguito la sua indagine sull'Aldilà analizzando l'esperienza delle visioni dei defunti, quelle che consentono di entrare ancora una volta in contatto con le persone a noi più care. Una storia affascinante, ricca di narrazioni dettagliate fatte da coloro che hanno avuto la possibilità di esplorare il mondo ultraterreno e in cui ciascuno di noi può trovare le risposte a una delle domande più sconcertanti che l'uomo deve affrontare: cosa succede quando moriamo?
Esiste una vita dopo la vita? In quale forma? A queste domande eterne e inevitabili Raymond A. Moody risponde in modo nuovo, basandosi su racconti e testimonianze di persone che dopo aver "vissuto" la morte hanno potuto riferire le loro esperienze: per molti di loro la condizione di pre-morte ha cambiato profondamente il modo di concepire la propria esistenza, ampliando gli orizzonti di conoscenza e stimolando la riflessione sui fini ultimi dell'uomo. La loro esperienza si configura così come una grande avventura intellettuale e spirituale, all'incrocio fra scienza, religione e filosofia.
Raymond Moody raccoglie in questo libro le esperienze straordinarie di quanti si sono trovati al capezzale di una persona in punto di morte o, semplicemente, hanno vissuto da lontano la perdita di una persona cara. Costoro, in molti casi, hanno apparizioni o fanno sogni, che pur nella diversità, hanno alcuni elementi comuni: spesso vedono una luce calda e abbagliante, la loro dimensione dello spazio viene completamente stravolta, e sperimentano una proiezione extracorporea; condividono alcuni episodi della vita della persona appena deceduta e scorgono esseri o luoghi ultraterreni, immersi in una specie di nebbia. Tutti elementi che lo stesso autore ha appurato personalmente, in compagnia dei suoi fratelli, quando è morta la madre. Sono molte le persone che hanno avuto "esperienze di morte condivisa", eppure resta un fenomeno difficilmente definibile. Le persone che le sperimentano si trovano in condizioni molto diverse: possono essere vicine o lontane fisicamente, possono essere parenti, amici ma anche medici o infermieri che assistono colui che sta passando a un'altra vita. Moody non dà risposte certe, ma ipotizza che nel nostro cervello ci sia un modulo che ci permette di metterci in contatto con il divino, e che non sappiamo come attivare volontariamente. Forse una forma di telepatia, forse un'altra forma di comunicazione che non riusciamo ancora a dimostrare scientificamente.
Gli autori, partendo dalla propria esperienza personale, illustrano come la conoscenza del "più grande mistero" dell'umanità possa essere di sollievo per superare il trauma di una perdita, permettendo a coloro che credono nella "vita dopo la morte" di vincere la paura e il dolore nel momento stesso in cui espandono la propria illuminazione spirituale. In particolare insegnano a maturare nel corso del processo di elaborazione del lutto; a ricevere e offrire solidarietà; a sopportare lo stress; a individuare il momento in cui iniziare una nuova vita. Un libro che incoraggia a ritrovare la gioia di vivere, aiutando a trascendere il dolore riscoprendo il senso di appartenenza al tutto.