Il libro è il risultato di una ricerca esplorativa focalizzata sulla relazione tra il mondo delle medicine non convenzionali e le esperienze e rappresentazioni del divino. Pur essendo un tentativo solo esplorativo, dall'analisi dei materiali (una ventina di interviste) sono emerse importanti suggestioni. Da una parte un ridimensionamento delle aspettative di senso prima riposte nella medicina istituzionalizzata e dall'altra rappresentazioni che immettono nella ricerca della salute e nella lotta alla malattia un bisogno di risposte più profonde e più radicali che riguardano la condizione dell'uomo e della sua vita sociale. Tale bisogno reintroduce all'interno delle tante culture della "cura" la questione del rapporto tra salute e salvezza.
IL LIBRO
Questo lavoro è essenzialmente un invito a liberarsi dal pregiudizio che riduce la sociologia ad una invenzione della scienza moderna. La sociologia deve riscoprirsi alla scuola degli "antichi" come conoscenza e sapere del "convivere" e dell'"agire insieme" degli uomini. Certamente il mondo della polis e le società moderne sono incommensurabili, ma ciò che è stato scoperto dagli "antichi" è che la società è "un uomo in grande", un macroanthropos, e non semplicemente un "microcosmo", come vorrebbero un attardato scientismo e un metodologismo che continuano a rappresentare la società in termini di "sistema". Questa pubblicazione vorrebbe contribuire a recuperare questa magistrale scoperta.