Maria Manuela nasce nell'ottobre del 1961 a Modena e muore dopo poco più di un anno per una cardiopatia congenita all'epoca incurabile. In forma di diario, la mamma Gilda rievoca il breve tratto di strada percorso con la figlioletta fino alla sua ultima, atroce crisi respiratoria e al prematuro commiato. Manuela è il dono tanto atteso da una famiglia di intensi sentimenti religiosi. La mamma insegnante, il papà, l'ingegner Uberto Mori, e gli altri due figli bambini si stringono attorno al piccolo essere che sembra affrontare la vita sotto i più fausti auspici. Ma ben presto l'occhio esperto di una pediatra annuncia il dramma, che metterà a dura prova le preghiere di tutti i membri della famiglia, la loro schietta e inerme speranza nella misericordia di Dio. Legati da incrollabili vincoli di amore, i membri del piccolo gruppo attraversano il loro Getsemani, conoscono la notte di un autentico itinerario mistico ed escono infine alla luce quando si rassegnano ad abbandonare nelle mani di Dio il dono da Dio ricevuto, la promessa di un'umanissima gioia domestica, di una quieta normalità. Una storia di sofferenza autentica alla quale occorre avvicinarsi con il più grande rispetto.