Mario è un uomo che inventa storie, modifica la realtà, non è interessato alla verità, né sulle cose né sulle persone. Mario sfugge, per indolenza, all'obbligo di capire che tutto ci lega e tutto ci frustra. Vuole sposare Viola ignorandone la doppia, forse tripla vita. Anni prima è stato lasciato da Bianca, subito prima che nascesse Agnese, che forse è sua figlia o forse no. Tuttavia, se Bianca, spuntando dal nulla dopo anni, chiede aiuto, Mario subito accorre, disponibile ad accollarsi la paternità. È succube di Santiago, un ragazzo dedito a pratiche sessuali estreme, e affida alle fotografie la coerenza e consistenza della propria vita. Se dei giorni della vita di Mario possiamo dire - quasi sempre è il 17 giugno -, degli spazi in cui Mario si muove non siamo certi. La ripetizione è l'unica realtà di Mario. Con una scrittura che procede per variazioni capitolo dopo capitolo, pur conservando un incalzare ipnotico, Giulio Mozzi in questo suo romanzo guida il protagonista, e chi legge, attraverso avventure in parte reali e in parte - ma la cosa è sempre indecidibile - del tutto immaginarie, portandoli a sfiorare le vite strane e misteriose di personaggi senza nome - il Grande Artista Sconosciuto, il Terrorista Internazionale, il Martellatore di Monaci, il Capufficio - che Mario contempla come enigmi incomprensibili e rivelatori. Arrivando, nell'ultima pagina, alla più orribile delle conclusioni.
Volutamente intitolato "ricettario" e non "manuale", per dissipare ogni dubbio sugli intenti non pedanti ma didattico-giocosi, è un libro di esempi, istruzioni ed esercizi che indirizza e assiste chi voglia saperne di più sui meccanismi della narrazione, della poesia e del teatro. Organizzato secondo uno schema semplice, presentazione dell'argomento, esemplificazione mediante citazione d'autore, consigli ed esercizi per la realizzazione personale, è un libro che va incontro a chi ama scrivere offrendo la soluzione di problemi concreti. Contiene poca teoria e tanti trucchi, espedienti, idee pratiche. Un indice delle tipologie letterarie trattate nel Ricettario, combinato con un indice analitico, per un totale di quasi 500 voci.
Uno scrittore viaggia a piedi per mezza Italia, nell'estate più calda del secolo. Incontra persone, osserva luoghi, sta giorni interi senza parlare con nessuno, vive piccole avventure di inospitalità. Poi torna a casa e racconta la piattezza dell'Emilia, l'orrore della circonvallazione di Bologna, l'interminabilità della costa marchigiana. E dal racconto di questo viaggio nascono racconti di altri viaggi, sempre a piedi, attraverso la città, paesi, stanze, bar, uffici pubblici, corridoi di treni.