Donald Trump, Beppe Grillo, Marine Le Pen, Nigel Farage: i populisti sono in ascesa in tutto il mondo. Ma che cosa è esattamente il populismo? Chiunque critichi le élite al potere e i partiti ufficiali dovrebbe essere definito populista? Qual è di preciso la differenza tra populismo di destra e di sinistra? Il populismo avvicina il governo al popolo o costituisce una minaccia per la democrazia? Domande che non sono mai state urgenti come oggi. In questo libro di rottura, Müller sostiene che al cuore del populismo vi è un rifiuto del pluralismo: al contrario di quanto comunemente si crede, ciò in base a cui i populisti possono governare è la loro pretesa di una rappresentanza morale esclusiva del popolo. Se avessero sufficiente potere, finirebbero per creare uno Stato autoritario che esclude tutti coloro che essi non considerano parte del «popolo» vero e proprio. Analitico, accessibile e provocatorio, il libro definisce - sulla base di fatti storici - le caratteristiche del populismo e le ragioni più profonde dei suoi successi elettorali, proponendo alcune strategie concretamente utilizzabili per trattare con i populisti e, in particolare, per replicare alle loro pretese di parlare in via esclusiva per «la maggioranza silenziosa» ovvero per «il popolo vero». Con un intervento di Nadia Urbinati.
Frutto di una ricerca decennale, questo libro ricostruisce le complesse vicende del pensiero politico nell'Europa occidentale e orientale del Novecento. In un intreccio esemplare di storia intellettuale, politica e culturale, l'autore enuclea le idee che hanno informato il tumultuoso periodo degli estremismi ideologici precedenti al 1945, cosi come la liberalizzazione della politica occidentale dopo il secondo conflitto mondiale. Accanto ai vividi ritratti di celebri pensatori politici, "enigma democrazia" riporta alla luce i profili di innumerevoli personaggi oggi ingiustamente dimenticati, e di movimenti e istituzioni che da essi trassero ispirazione. L'autore riserva particolare attenzione alle idee messe in campo per legittimare il fascismo e al loro rapporto con il genere di democrazia liberale che prese piede nell'Europa occidentale del dopoguerra. Si concentra poi sulle grandi sfide rappresentate dal '68 e dall'avvento del "neoliberismo", per approdare a una severa valutazione critica dell'attuale età post-ideologica.