Il filo rosso che unisce questa raccolta di poesie alla precedente "Fuori e dentro di me" continua ad essere quello del viaggio. Un insieme di tanti piccoli viaggi fatti con gli occhi, con il cuore e con la memoria, nello spazio e nella storia. Il linguaggio poetico di Nardello riesce ad esprimere con una sintesi unica e musicalmente efficace, concetti ed emozioni profonde e durature. Conclude il libro una piccola testimonianza poetica di due scrittori locali: Romano Olivetto ed Edoardo Stocco.
L'autore Roberto Nardello ambienta questo suo romanzo storico nel periodo 1943-1945 che ha come scenario principale la realtà tragica dei lager nazisti. Il personaggio centrale è Candido, un giovanotto di un paesetto del padovano, che parte per la naia nel mese di luglio 1943. È l'ultima leva ad essere chiamata alle armi: quella del 1924. Il giovane era convinto di non esser obbligato a presentarsi perché pensava che la guerra fosse nella fase finale, invece anche lui, diciannovenne, riceve la cartolina di precetto. Quando l'Italia firma l'armistizio con gli angloamericani egli si trova ancora nella fase di addestramento iniziale. Dopo l'8 settembre parte dalla caserma di Udine, prigioniero passato alle armi, in una tradotta diretta in Germania. È uno dei tanti internati militari italiani deportati nelle migliaia di campi di concentramento nazisti. Dopo un lungo ed avventuroso viaggio, condannato ai lavori forzati, varca i cancelli del lager Dora-Mittelbau. Inizia così un calvario di sofferenza e di dolore accanto ai suoi amici commilitoni più cari. Ed è proprio qui che si consuma il dramma.