Mentre le guerre assumono sempre più la forma di "guerre di religione", Tobie Nathan - tornando alle radici bibliche, in particolare alla Genesi - mette in discussione la prospettiva, oggi universalmente accettata, che considera tutti gli dèi come espressione della stessa idea di Dio. Una visione che esprime un falso spirito interreligioso ed evidenzia soltanto i limiti di un approccio ingenuo alla pace: «il dio degli ebrei è diverso dal Dio dei cattolici, da quello degli ortodossi, da quello dei protestanti, da quello dei musulmani sunniti, da quello dei musulmani sciiti, dalla galassia delle divinità indiane, dalle moltitudini di Buddha...». Abbiamo veramente un solo Dio, anche se chiamato in modo diverso? Secondo Tobie Nathan gli uomini sono simili, ma i loro dèi diversi. Lavorando su questa ipotesi, Quando gli dèi sono in guerra ci invita a formulare nuove proposte per costruire veramente, insieme, la pace.
Secondo molti, la psicoterapia presta il fianco a violenti attacchi, dato che si tratta di un ambito oscuro, come protetto da un’aura di segreti. Non è possibile che, nel ventunesimo secolo, una categoria professionale lavori senza testimoni, senza controllo esterno, persino senza alcuna valutazione. Mettendo in evidenza le differenti opzioni offerte a chi intraprende una psicoterapia e i rischi a cui ci si può esporre, Tobie Nathan e Nathalie Zajde delineano le caratteristiche che dovrebbero identificare una psicoterapia adeguata al mondo moderno, ovvero una psicoterapia democratica.
Tobie Nathan, antropologo e psicoanalista, insegna Psicologia clinica e psicopatologia all’Università Paris-VIII. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Una nuova interpretazione dei sogni (2011).
L'etnopsicoanalisi consiste in una teoria e in un metodo alla cui costruzione Tobie Nathan è stato mosso dalla sua pratica di psicoanalista in una situazione urbana con una forte presenza di gruppi etnici non europei. Il libro, arricchito da numerosissimi esempi clinici, presenta i fondamenti teorici e le tecniche di un modello di intervento psicoterapeutico in una società multiculturale e nello stesso tempo propone una visione più ampia e integrata della psichiatria, sottolineando il ruolo dei fattori contestuali e culturali nel determinare le patologie.