Teologia del fallimento vuol essere un richiamo, in un periodo di ideologie e di teologie utopistiche, al fatto che la nostra fede non ci promette l'esenzione dall'insuccesso, ma ci offre il modo di superarlo vantaggiosamente. La moderna teologia della speranza, ponendo l'accento sul futuro, ha bisogno di venire controbilanciata da una teologia del fallimento. Invero, tra le esperienze umane, il fallimento è assai più comune della speranza. La storia di Dio con l'uomo è una storia di fallimento. Dal punto di vista dei più, Gesù è stato un fallito. Fallisce inevitabilmente la vita umana. Fallisce la società. Persino la memoria non riesce a ricordare senza amarezza e odio, avvelenando cosi il nostro presente. Eppure queste stesse esperienze ci offrono ragioni per sperare. Il fallimento costringe a trovare scampo fuori da noi stessi. Il sacrificio porta alla guarigione; la guarigione, alla integrità e alla libertà. Ecco, in sintesi, una moderna "teologia della croce" qual è il presente volume, denso come trattato e fresco come saggio d'attualità.