Struggenti e ingegnose, le storie racchiuse in "Risvegli nel buio" raccontano di una rivelazione che capovolge l'esistenza. Le protagoniste, figlie inconsapevoli di uomini e donne che, in veste di vittime o di carnefici, hanno vissuto in prima persona gli orrori dell'Olocausto, sono colte nel momento in cui la verità sulla loro ascendenza, cercata o respinta che sia, sbaraglia ogni loro certezza. In "La casa sulla Kronenstrasse" una newyorkese di adozione, spinta da alcune parole pronunciate dalla madre sul letto di morte, affronta un viaggio oltre Oceano per ritrovarsi, per la prima volta, a casa. L'ebrea ortodossa di "La scimmia di porcellana" vive con rigore la propria identità fino a quando, per amore della figlia maggiore, accetta di mettere a nudo un passato insospettabile. In "La lampada" un oggetto raccapricciante eppure prezioso diventa il simbolo di una comunione ideale fra tre donne che si trasmettono tacitamente il testimone della vita. E i ruoli di psichiatra e paziente si dilatano a esplorare più antichi e inquietanti legami in "Oscure pulsioni del sangue".