Questo libro spiega i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall'assomigliare al caos indisciplinato che in genere si immagina. Tratteggia il declino della cavalleria come arma vincente in battaglia nei regni "barbari" che sostituirono l'impero romano d'Occidente, e la sua sopravvivenza negli eserciti misti dell'impero bizantino. Segue poi la rinascita della cavalleria e della fanteria a cavallo sotto i carolingi nel IX-X secolo, quando vennero minacciate dagli invasori a cavallo e che giungevano via mare, fino allo sviluppo della cavalleria normanna munita di armatura. L'autore spiega come altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe euroasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, e sottolinea l'importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria in quasi ogni situazione.
I libro presenta due aspetti chiave della storia di Costantinopoli e dell'impero bizantino: dopo una prima parte dedicata all'analisi minuziosa del sistema di fortificazioni della capitale, una seconda segue le ultime tappe che condussero gli ottomani alla conquista della città nel 1453, segnando la fine di un impero che era durato oltre mille anni. Un fondamentale scontro della storia viene ripercorso nel dettaglio delle strategie, delle tattiche, delle forze in campo e degli armamenti, con l'ausilio di un ricco apparato di illustrazioni e mappe che completano le illuminanti informazioni testuali.
L'Ordine di San Giovanni dell'Ospedale di Gerusalemme fu uno dei principali ordini crociati del medioevo. Dapprima a fianco dei Templari e poi senza l'aiuto di altri, gli Ospitalieri combatterono per terra e per mare contro gli eserciti islamici con grande ferocia e fervore religioso. Temuti dai nemici e rispettati dagli amici per le loro doti belliche, nella loro campagna attraverso la Terra Santa e il Mediterraneo questi cavalieri incarnarono tutti i vizi e le virtù tipici degli ordini militari. Questo libro esamina dettagliatamente lo stile di vita, le vicende e le imprese militari degli Ospitalieri partendo dalle loro origini come movimento caritatevole sino all'apice della loro storia, coinciso con l'assedio di Malta del 1565. In tal modo viene offerta una nuova prospettiva sulle Crociate e sui conflitti religiosi del tempo, e sugli uomini che vi combatterono con coraggio ed efferatezza.
Nei primi decenni dell'VIII secolo gli eserciti islamici dilagarono in Europa dopo essere penetrati nella penisola iberica, minacciando il territorio dei franchi e dei burgundi con incursioni sempre più feroci. Nella battaglia di Poitiers, nota anche come battaglia di Tours, le forze cristiane al comando del franco Carlo Martello (nonno di Carlo Magno) affrontarono le imponenti forze d'invasione islamiche. Ai vincitori franchi fu in seguito attribuito il merito di aver salvato il cristianesimo in quanto fede dominante in Europa. Sulla base di fonti dell'epoca, questo libro si propone di ricostruire la battaglia, collocandola nel suo contesto storico, riesaminandone le origini e gli strascichi, e cercando altresì di dare una risposta alla questione se davvero Carlo Martello abbia "salvato l'Europa".
Nate come una miscela di fervore religioso, ardore militare e volontà politica, le crociate rimangono un aspetto affascinante e spesso mal compreso della storia medievale. Il regno di Gerusalemme, fondato tra enormi sofferenze e spargimenti di sangue, fu un campo di battaglia per almeno duecento anni. Le crociate videro il sorgere degli Ordini militari dei Templari e degli Ospitalieri, nonché di numerose organizzazioni minori, e fecero da sfondo alla carriera di alcuni tra i più famosi condottieri, fra cui Riccardo I "Cuor di Leone" e Saladino. David Nicolle descrive con grande efficacia lo scenario, la strategia, le fortificazioni e le armi di queste campagne che segnarono profondamente il Basso Medioevo.