A distanza di 500 anni dalla data in cui Martin Lutero diede avvio al movimento di riforma che generò il Protestantesimo, la sua opera si presenta ancora come una svolta decisiva nello sviluppo dell'Europa moderna. Questa nuova biografia di Lutero ci restituisce un'immagine fortemente unitaria e, diversamente da altre interpretazioni, non spezzata dal contrasto fra una giovinezza rivoluzionaria e una vecchiaia conservatrice: dalle inquietudini della sua formazione alla nascita di un nuova teologia fondata sulla Bibbia, che egli, in una vita di lotte, calò costantemente nell'insegnamento universitario; dalla predicazione e dalla organizzazione della chiesa evangelica ai contrasti con altre chiese della Riforma; dalla progressiva consapevolezza dell'inevitabile rottura con la Chiesa di Roma alla straordinaria diffusione, anche popolare, della sua produzione; dalla relazione con la storia politica del suo tempo ai modi in cui ne influenzò gli sviluppi. Tutto questo provando a penetrare nella sua umanità più minuta e viva, nei suoi affetti, nelle sue traversie personali, nei rapporti con la sua famiglia e i suoi compagni di fede e di lotta. In questo libro emergono i tratti di una personalità combattiva, ironica, conviviale, amante della vita pur nella consapevolezza della gravità dell'ora che stava vivendo.
I lunghi mesi di prigionia dopo la scomunica e l'intervento alla Dieta di Worms
L'operosissimo lavoro in un periodo di incertezza e smarrimento
La liberazione per grazia
Nel difficile periodo che Lutero trascorse nella fortezza della Wartburg, il suo pensiero ricevette, dopo una complessa evoluzione, una sistemazione definitiva: entrambe furono operate sulla base di quello che per lui era il solo criterio valido, l'armonizzazione con l'evangelo, ossia con il principio di gratuità della salvezza.
Dalla quarta di copertina:
Scomunicato dal papa e messo al bando dall'imperatore, dal maggio 1521, per dieci mesi, Lutero rimase nascosto nella fortezza della Wartburg, lontano dal tumultuoso sviluppo degli eventi messi in moto dalla sua iniziativa riformatrice, precisando sempre meglio i temi della sua teologia.
Dall'analisi delle lettere che in quei mesi di isolamento lo tennero in contatto con l'esterno, emerge preponderante il tema della libertà.
Perdonato e salvato da Dio gratuitamente, senza dover dare nulla in cambio di quel perdono, il cristiano è veramente libero. Libero dal ricatto del clero, che non può più imporgli le sue condizioni per fare da mediatore tra lui e Dio; libero dal potere politico, che non ha giurisdizione sulla sua coscienza; libero da se stesso e dal suo peccato, che non ha più dominio assoluto sul suo pensiero e le sue scelte.
È questo lo sfondo teologico dal quale irrompe un'idea di libertà che contribuisce a fondarne il significato moderno e che comincia a rappresentarla in una visione destinata a segnare la coscienza della storia europea.
"In quest'ampia monografia c'è una proposta interpretativa forte che affronta in modo vivo e originale i temi fondamentali dell'opera e del pensiero di Lutero in un momento cruciale della sua vita e della storia europea."
Adriano Prosperi