"Per rendere l’ardua argomentazione spicciola per i nostri lettori, direi che mi sono proposto di riflettere su come il cittadino contemporaneo può educarsi nell’esercizio consono della libertà di coscienza nel mondo democratico attuale. Ho prima individuato la difficoltà che noi abbiamo oggi nel partecipare alla vita politica e civile. Siamo colpiti da una sorta di apatia che è all’origine del forte letargo sociale che oggidì irrita tutti. Il nostro dialogare sociale è sterilizzato da una sordità lapalissiana. Un’apatia politica e una sordità che nasconde un male più profondo: la mancanza di comprensione articolata della nostra capacità di autodeterminarci. Si è voluto scambiare la chiusura su di sé (o sul gruppo di appartenenza) con l’intento (giustificabile del resto) della protezione della propria identità. Mentre volontariamente o no si costruisce in questo modo sempre più muri di separazione in noi stessi, circa i nostri stati interiori e esteriori così ricchi ma diversi nello stesso tempo ed anche fuori di noi. E la divisione non facilità una comprensione articolata dei significati che adduciamo nella nostra affermazione umana. La mia domanda è stata quella di sapere come rendere i nostri meccanismi umani di autorealizzazione alieni degli schemi narcisistici e cripto illuministici, eredità di una modernità troppo dominante. Partendo dalle istanze dell’autore che ho studiato, Charles Taylor, filosofo canadese."
Dal discorso post laurea di Magloire Nkounga Tagne, che con questa tesi ha conseguito il dottorato in Filosofia.