I settori emergenti delle biotecnologie e della biologia sintetica permettono oggi non solo di osservare dall'interno i meccanismi di funzionamento della vita, ma di intervenirvi direttamente: dalla manipolazione genetica alla riproduzione assistita, fino all'ambizione dello human enhancement, la possibilità cioè di incrementare le prestazioni cognitive e fisiche dell'uomo. Queste nuove potenzialità generano interrogativi urgenti sulle conseguenze sociali della scienza, e sembrano talvolta creare fratture epocali tra il vecchio e il nuovo che suscitano forti ambivalenze e contrasti nell'opinione pubblica. Si intravede all'orizzonte un futuro controverso cui è necessario dare forma. Affiancando la riflessione culturale all'informazione scientifica, "Geni a nudo" offre al lettore uno sguardo completo e innovativo che supera i confini del dibattito bioetico, e propone un nuovo approccio all'agire politico sui temi della vita.
L'uomo ha da sempre subito il fascino della tensione verso il futuro e il nuovo. Molla di tale spinta è una curiosità di per sé insaziabile, per il numero infinito di frontiere da esplorare e per la straordinaria disponibilità di mezzi a nostra disposizione. Helga Nowotny parte da questo assunto per analizzare il ruolo della scienza moderna nella nostra società, dove ricerca e opinione pubblica si candidano come attori principali di un confronto che talvolta assume i toni di un vero e proprio scontro: se la ricerca è infatti per natura portatrice di innovazione, la società tende spesso a identificare tale carica innovatrice con il più oscuro concetto di ignoto, denso di paure e fantasmi. Di qui la richiesta, a volte l'imposizione, di meccanismi di controllo che vincolino il cammino della scienza. Ma questo non significa forse snaturare l'idea stessa di innovazione e di futuro come possibilità dell'inatteso?