Editore: ARES
Data di pubblicazione: Giugno 2017
DISPONIBILE IN 7/8 GIORNI
€ 28,00
Seconda edizione. Reduce dalle ultime battaglie risorgimentali, Patrick K. O’Clery ricostruisce gli avvenimenti politico-militari che condussero all’unità della nazione italiana. Ripensando, all’indomani della breccia di Porta Pia, l’intera trama del Risorgimento, l’autore ne demitizza valori e protagonisti, lasciando emergere i difetti strut turali che connotarono la formazione del regno d’Italia: il rifiuto di ogni istanza federalistica, l’odio ideologico al Papato e alla tradizione cattolica del Paese, l’opportunismo cinico della classe dirigente, la manipolazione del consenso come prassi di legittimazione, la presenza malavitosa nei partiti politici, la dipendenza dallo straniero, il disprezzo per i vinti della rivoluzione. O’Clery si pone così come pioniere del revisionismo storiografico al quale guardano con diffidenza le vestali di un certo Risorgimento, tramandato a generazioni di italiani come religione civile in sostituzione del cattolicesimo. È giudizio ampiamente condiviso che il sapere storico debba giovare alla comprensione del presente. Tradotto da Alberto Leoni, il volume, in cui si accolgono entrambi gli studi di O’ Clery sul Risorgimento (The revolution of the barricades e The making of Italy, il primo inedito in Italia), soddisfa a pieno tale esigenza, additando le lontane radici della debole identità nazionale, che rende oggi l’Italia, più di altri Paesi, inadeguata ad arginare l’ideologia sovranazionale delle oligarchie economico-finanziarie.
Patrick Keyes O’ Clery nasce a Limerick, nel 1849. Studia presso il Trinity College di Dublino, ma quasi subito si arruola negli Zuavi pontifici combattendo a Mentana e a Porta Pia. Rientrato in Inghilterra, inizia da parlamentare una lunga battaglia per l’autogoverno dell’Irlanda. Nel 1880 si ritira dall’attività politica per dedicarsi alla professione legale e allo studio della recente storia d’Italia, strettamente congiunta a quella britannica. Muore nel 1913.
Seconda edizione. Reduce dalle ultime battaglie risorgimentali, Patrick K. O’Clery ricostruisce gli avvenimenti politico-militari che condussero all’unità della nazione italiana. Ripensando, all’indomani della breccia di Porta Pia, l’intera trama del Risorgimento, l’autore ne demitizza valori e protagonisti, lasciando emergere i difetti strut turali che connotarono la formazione del regno d’Italia: il rifiuto di ogni istanza federalistica, l’odio ideologico al Papato e alla tradizione cattolica del Paese, l’opportunismo cinico della classe dirigente, la manipolazione del consenso come prassi di legittimazione, la presenza malavitosa nei partiti politici, la dipendenza dallo straniero, il disprezzo per i vinti della rivoluzione. O’Clery si pone così come pioniere del revisionismo storiografico al quale guardano con diffidenza le vestali di un certo Risorgimento, tramandato a generazioni di italiani come religione civile in sostituzione del cattolicesimo. È giudizio ampiamente condiviso che il sapere storico debba giovare alla comprensione del presente. Tradotto da Alberto Leoni, il volume, in cui si accolgono entrambi gli studi di O’ Clery sul Risorgimento (The revolution of the barricades e The making of Italy, il primo inedito in Italia), soddisfa a pieno tale esigenza, additando le lontane radici della debole identità nazionale, che rende oggi l’Italia, più di altri Paesi, inadeguata ad arginare l’ideologia sovranazionale delle oligarchie economico-finanziarie.
Patrick Keyes O’ Clery nasce a Limerick, nel 1849. Studia presso il Trinity College di Dublino, ma quasi subito si arruola negli Zuavi pontifici combattendo a Mentana e a Porta Pia. Rientrato in Inghilterra, inizia da parlamentare una lunga battaglia per l’autogoverno dell’Irlanda. Nel 1880 si ritira dall’attività politica per dedicarsi alla professione legale e allo studio della recente storia d’Italia, strettamente congiunta a quella britannica. Muore nel 1913.