Vuoi riprendere in mano la tua vita? Recuperare il peso ideale, migliorare la tua salute, ritrovare l'energia per cambiare le cose che ostacolano il tuo benessere psicofisico e adottare nuove e migliori abitudini? In questo libro troverai il codice per trasformarti dentro e fuori, basato su un metodo scientifico e sull'esperienza pregressa di medico, i dati raccolti sul campo e l'attività attuale di coaching di Filippo Ongaro. Ognuno di noi può avere una vita straordinaria se sviluppa la giusta mentalità e impara a potenziare le proprie risorse interne. Questo significa vivere in alta prestazione, una condizione che non riguarda solamente atleti, astronauti o top manager ma tutti noi. Con questo libro sarà come se Filippo fosse al tuo fianco con i suoi suggerimenti su alimentazione, nutraceutica, attività fisica e lavoro interiore, strutturati in un programma di 8 settimane. Ma soprattutto con esclusive strategie mentali che promuovono e facilitano il cambiamento e lo consolidano nel tempo. L'obiettivo è creare un impatto positivo su corpo e psiche, migliorare la realizzazione personale e rafforzare i legami affettivi.
La scienza ha senza dubbio reso l'uomo più longevo grazie all'introduzione di cure e procedure diagnostiche più efficaci. Per questa ragione da diversi anni si sta diffondendo una nuova visione dell'invecchiamento, legata a un approccio terapeutico personalizzato e a uno stile di vita volto al benessere fin dalla giovane età: diversamente dalla medicina tradizionale, che interviene solo a malattia già insorta, la medicina anti-aging preferisce rallentare il processo d'invecchiamento mettendo in primo piano la prevenzione, ritardando così il declino dell'organismo umano. Secondo Filippo Ongaro, pioniere in Italia di questa disciplina, lo scopo non è la longevità in sé, ma la qualità della vita. Questa sfida coinvolge la totalità della persona: dagli aspetti più strettamente biologici, quali l'alimentazione e l'attività fisica, a quelli interiori e spirituali. Potremmo quindi definirlo un approccio olistico, ma che nulla ha a che vedere con le medicine alternative o la new age: proprio i risultati scientifici più avanzati dimostrano che l'invecchiamento non è di per sé sinonimo di declino e sofferenza. Al contrario, "allenandoci" alla cura di sé, arriveremo "a cent'anni" vivendo una vita piena e completa, al massimo delle nostre possibilità. Possiamo vivere più a lungo, e insieme vivere al meglio.
Sono decenni che nel mondo occidentale una schiera di "esperti" sciorina senza posa formule magiche pronte all'uso per il dimagrimento. Sono quasi sempre le stesse, con poche varianti dettate da mode passeggere, e parlano di calorie, di bilancio energetico, di "entrate" che devono essere minori rispetto ai "consumi". Chi vuole perdere peso è poi bersaglio di un'infinità di diete, molte delle quali arrivate facendo un gran rumore per poi sparire pian piano nel silenzio. A queste si aggiungono i messaggi costanti e invadenti del marketing delle industrie alimentari, che ci condizionano a comprare cibi senza zuccheri (ma pieni di dolcificanti), cibi "light" poveri in grassi (ma pieni di zuccheri), cibi spacciati come naturali (ma pieni di conservanti) . Una palude di informazioni vaghe e confuse. E un solo dato certo: continuiamo a ingrassare. È necessario fare ordine. Perché le cose sono molto più complesse di come ce le raccontano. La verità è scomoda, ma affrontarla è urgente: qualcosa si è spezzato nel delicato equilibrio che lega il nostro metabolismo all'ambiente che ci circonda, e l'origine di questa frattura va ricercata nel cibo che ingeriamo: iperprocessato, ipercalorico e iponutriente. Solo un approccio scientifico può aiutarci a ritrovare quell'equilibrio perduto e a perdere peso per non ingrassare più.
Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di noi fanno qualcosa di simile, ogni giorno, con una macchina assai più preziosa e delicata: il nostro organismo. In una vita di 80 anni una persona ingerisce in media dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. È quindi poco prudente sottostimare l'effetto della nutrizione sulla nostra salute. Di fatto, però, è ciò che è accaduto negli ultimi cento anni, nel corso dei quali la massiccia industrializzazione della produzione alimentare ha reso la nostra dieta terribilmente povera di nutrienti lasciandola ricca di una sola cosa: le calorie. Le nuove frontiere della genomica ci insegnano però che il cibo non è un semplice carburante, ma ha un ruolo assai più importante: "dialoga" con il nostro organismo, mandando messaggi di salute o malattia. Sul piano scientifico, negli ultimi decenni sono emersi infatti con certezza non solo gli effetti dannosi dell'alimentazione moderna ma anche quelli preventivi e perfino terapeutici dei cibi naturali. È stato scoperto come le sostanze contenute nei cibi sono in grado di interagire con i nostri geni, fino a modulare le risposte cellulari. È questo il campo della nutrigenomica, una disciplina che sta rivoluzionando il modo di considerare il cibo e che ci offre le conoscenze per utilizzare i nutrienti al fine di "riparare" il nostro terreno biologico, impedendo che vi attecchiscano le malattie e favorendo il fiorire della salute.
Piacersi, sentirsi bene nel proprio corpo, apprezzare il vigore dei propri muscoli, la tonicità della pelle, il volume dei capelli. Un desiderio legittimo, a qualsiasi età, perché la bellezza è l'espressione di uno stato di armonia e salute. La vera bellezza non è mai artificiale, ma - come ci insegna la scienza - funzionale: spesso quelli che noi consideriamo difetti o inestetismi (come le rughe, la pancia, la cellulite, i capelli sfibrati) altro non sono che i sintomi esteriori di problemi di salute più vasti, che possono essere affrontati e corretti. In primo luogo con la giusta alimentazione. Accanto ai molti cibi che già conosciamo per le loro proprietà benefiche, esistono dei supercibi e degli integratori in grado di agire con sorprendente efficacia sul nostro organismo e di restituirci forma, bellezza e salute. Anche gli effetti, così temuti, del passare del tempo, non sono affatto inesorabili: l'invecchiamento può essere rallentato. La chiave di volta per contrastarlo, e addirittura prevenirlo, sta sempre nell'adozione degli alimenti giusti e di un corretto stile di vita. Partendo da casi veri, questo libro offre tutte le strategie per affrontare con successo i più diffusi e comuni ostacoli alla nostra bellezza, spiegandoci con chiarezza qual è la causa degli inestetismi, quali provvedimenti si possono prendere subito da soli, quali supercibi sono di maggiore aiuto e cosa è bene chiedere al proprio medico.
Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di noi fanno qualcosa di simile, ogni giorno, con una macchina assai più preziosa e delicata: il nostro organismo. In una vita di 80 anni una persona ingerisce in media dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. È quindi poco prudente sottostimare l'effetto della nutrizione sulla nostra salute. Di fatto, però, è ciò che è accaduto negli ultimi cento anni, nel corso dei quali la massiccia industrializzazione della produzione alimentare ha reso la nostra dieta terribilmente povera di nutrienti lasciandola ricca di una sola cosa: le calorie. Le nuove frontiere della genomica ci insegnano però che il cibo non è un semplice carburante, ma ha un ruolo assai più importante: "dialoga" con il nostro organismo, mandando messaggi di salute o malattia. Sul piano scientifico, negli ultimi decenni sono emersi infatti con certezza non solo gli effetti dannosi dell'alimentazione moderna ma anche quelli preventivi e perfino terapeutici dei cibi naturali. È stato scoperto come le sostanze contenute nei cibi sono in grado di interagire con i nostri geni, fino a modulare le risposte cellulari. È questo il campo della nutrigenomica, una disciplina che sta rivoluzionando il modo di considerare il cibo e che ci offre le conoscenze per utilizzare i nutrienti al fine di "riparare" il nostro terreno biologico, impedendo che vi attecchiscano le malattie e favorendo il fiorire della salute.
Sono decenni che nel mondo occidentale una schiera di "esperti" sciorina senza posa formule magiche pronte all'uso per il dimagrimento. Sono quasi sempre le stesse, con poche varianti dettate da mode passeggere, e parlano di calorie, di bilancio energetico, di "entrate" che devono essere minori rispetto ai "consumi". Chi vuole perdere peso è poi bersaglio di un'infinità di diete, molte delle quali arrivate facendo un gran rumore per poi sparire pian piano nel silenzio. A queste si aggiungono i messaggi costanti e invadenti del marketing delle industrie alimentari, che ci condizionano a comprare cibi senza zuccheri (ma pieni di dolcificanti), cibi "light" poveri in grassi (ma pieni di zuccheri), cibi spacciati come naturali (ma pieni di conservanti) . Una palude di informazioni vaghe e confuse. E un solo dato certo: continuiamo a ingrassare. È necessario fare ordine. Perché le cose sono molto più complesse di come ce le raccontano. La verità è scomoda, ma affrontarla è urgente: qualcosa si è spezzato nel delicato equilibrio che lega il nostro metabolismo all'ambiente che ci circonda, e l'origine di questa frattura va ricercata nel cibo che ingeriamo: iperprocessato, ipercalorico e iponutriente. Solo un approccio scientifico può aiutarci a ritrovare quell'equilibrio perduto e a perdere peso per non ingrassare più.
Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di noi fanno qualcosa di simile, ogni giorno, con una macchina assai più preziosa e delicata: il nostro organismo. In una vita di 80 anni una persona ingerisce in media dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. E quindi poco prudente sottostimare l'effetto della nutrizione sulla nostra salute. Di fatto, però, è ciò che è accaduto negli ultimi cento anni, nel corso dei quali la massiccia industrializzazione della produzione alimentare ha reso la nostra dieta terribilmente povera di nutrienti lasciandola ricca di una sola cosa: le calorie. Le nuove frontiere della genomica ci insegnano però che il cibo non è un semplice carburante, ma ha un ruolo assai più importante: "dialoga" con il nostro organismo, mandando messaggi di salute o malattia. Sul piano scientifico, negli ultimi decenni sono emersi infatti con certezza non solo gli effetti dannosi dell'alimentazione moderna ma anche quelli preventivi e perfino terapeutici dei cibi naturali. È stato scoperto come le sostanze contenute nei cibi sono in grado di interagire con i nostri geni, fino a modulare le risposte cellulari. È questo il campo della nutrigenomica, una disciplina che sta rivoluzionando il modo di considerare il cibo e che ci offre le conoscenze per utilizzare i nutrienti al fine di "riparare" il nostro terreno biologico, impedendo che vi attecchiscano le malattie e favorendo il fiorire della salute.