Data di pubblicazione: Aprile 2009
DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
€ 18,00
In opposizione alla dilagante campagna mediatica di orientamento antiumanistico e antireligioso, il volume denuncia gli errori e le assurdità del nuovo conformismo culturale dell’epoca post-moderna, che ripropone oggi, come se fosse il frutto del più recente progresso scientifico, quel vecchio arsenale di propaganda che fu già utilizzato nell’impero romano per giustificare la persecuzione contro i primi cristiani. La differenza è che oggi l’odio di sé, lo scientismo e il relativismo etico vorrebbero sostituire al cristianesimo non tanto il politeismo classico, ma la credenza in una nuova e più bizzarra “post-religione”, un’ideologia cupa e irrazionale, che presume di dimostrare l’irrazionalità delle fedi religiose per sostituirsi ad esse.
Al nuovo integralismo si oppone, ieri come oggi, la tradizione di libertà che nasce da una concezione del mondo basata sull’umanesimo, con le sue radici classiche, ebraiche e cristiane, che da secoli sostengono e diffondono in tutto il mondo un atteggiamento di serena fiducia nella ragione, nei valori morali, nella libertà e nella dignità della persona umana. Si riconosce in tal modo la giusta importanza alla scienza, ma anche alla filosofia, alla letteratura, alle arti e alla religione, così che alla fine le diverse opzioni di credere o non credere in Dio, di essere cristiani, e anche cattolici, appaiono non solo come diritti fondamentali della persona umana, ma anche come esigenze di un serio dibattito culturale.
La riscoperta dei valori della tradizione classica è proposta come un itinerario educativo affascinante e di sorprendente attualità per l’elaborazione di un nuovo umanesimo, capace di aprirsi al dialogo rispettoso con le diverse tradizioni religiose e l’ateismo, ma anche di resistere con fermezza all’attacco dei nuovi fanatismi, che con grande irresponsabilità stanno diffondendo una visione distorta e riduttiva dell’uomo, in un clima torbido e irrazionale, che genera aggressività e intolleranza, come purtroppo l’attualità non cessa di dimostrarci.
L’Autore
Renato Oniga è professore ordinario di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Udine. Ha pubblicato le edizioni di Plauto, Anfitrione (Marsilio, 1991), Tacito, Opera omnia (Einaudi, 2003), le monografie I composti nominali latini (Pàtron, 1988), Il confine conteso (Edipuglia, 1990), Sallustio e l’etnografia (Giardini, 1995), l’aggiornamento della Stilistica latina di J.B. Hofmann e A. Szantyr (Pàtron, 2002), la raccolta di saggi Plurilinguismo letterario (Rubbettino, 2007) e il manuale Il latino. Breve introduzione linguistica (Franco Angeli, 20072).
In opposizione alla dilagante campagna mediatica di orientamento antiumanistico e antireligioso, il volume denuncia gli errori e le assurdità del nuovo conformismo culturale dell’epoca post-moderna, che ripropone oggi, come se fosse il frutto del più recente progresso scientifico, quel vecchio arsenale di propaganda che fu già utilizzato nell’impero romano per giustificare la persecuzione contro i primi cristiani. La differenza è che oggi l’odio di sé, lo scientismo e il relativismo etico vorrebbero sostituire al cristianesimo non tanto il politeismo classico, ma la credenza in una nuova e più bizzarra “post-religione”, un’ideologia cupa e irrazionale, che presume di dimostrare l’irrazionalità delle fedi religiose per sostituirsi ad esse.
Al nuovo integralismo si oppone, ieri come oggi, la tradizione di libertà che nasce da una concezione del mondo basata sull’umanesimo, con le sue radici classiche, ebraiche e cristiane, che da secoli sostengono e diffondono in tutto il mondo un atteggiamento di serena fiducia nella ragione, nei valori morali, nella libertà e nella dignità della persona umana. Si riconosce in tal modo la giusta importanza alla scienza, ma anche alla filosofia, alla letteratura, alle arti e alla religione, così che alla fine le diverse opzioni di credere o non credere in Dio, di essere cristiani, e anche cattolici, appaiono non solo come diritti fondamentali della persona umana, ma anche come esigenze di un serio dibattito culturale.
La riscoperta dei valori della tradizione classica è proposta come un itinerario educativo affascinante e di sorprendente attualità per l’elaborazione di un nuovo umanesimo, capace di aprirsi al dialogo rispettoso con le diverse tradizioni religiose e l’ateismo, ma anche di resistere con fermezza all’attacco dei nuovi fanatismi, che con grande irresponsabilità stanno diffondendo una visione distorta e riduttiva dell’uomo, in un clima torbido e irrazionale, che genera aggressività e intolleranza, come purtroppo l’attualità non cessa di dimostrarci.
L’Autore
Renato Oniga è professore ordinario di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Udine. Ha pubblicato le edizioni di Plauto, Anfitrione (Marsilio, 1991), Tacito, Opera omnia (Einaudi, 2003), le monografie I composti nominali latini (Pàtron, 1988), Il confine conteso (Edipuglia, 1990), Sallustio e l’etnografia (Giardini, 1995), l’aggiornamento della Stilistica latina di J.B. Hofmann e A. Szantyr (Pàtron, 2002), la raccolta di saggi Plurilinguismo letterario (Rubbettino, 2007) e il manuale Il latino. Breve introduzione linguistica (Franco Angeli, 20072).