Non è vero - neanche in tempi di crisi - che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti "inutili" che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo brillante e originale saggio - divenuto un best seller universale tradotto in 24 lingue - Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull'utilità dell'inutile e sull'inutilità dell'utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Campanella, Bacone, Kant, Tocqueville, Newman, Poincaré, Heidegger, Bataille) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Ariosto, Moro, Shakespeare, Cervantes, Milton, Lessing, Leopardi, Hugo, Gautier, Dickens, Herzen, Baudelaire, Stevenson, Kakuzo? Okakura, García Lorca, García Márquez, Ionesco, Calvino, Foster Wallace), Nuccio Ordine ci dimostra come l'ossessione del possesso e il culto dell'utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l'arte e la creatività, ma anche valori fondamentali come la dignitas hominis, l'amore e la verità. "Abbiamo bisogno dell'inutile come abbiamo bisogno per vivere delle funzioni vitali essenziali." (Nuccio Ordine). Con un saggio di Abraham Flexner.
Non è vero - neanche in tempi di crisi - che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti "inutili" che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull'utilità dell'inutile e sull'inutilità dell'utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Kant, Tocqueville, Newman, Heidegger) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Cervantes, Lessing, Dickens, Gautiér, Kakuzo Okakura, Garcia Lorca, Garcia Màrquez, Ionesco, Calvino), Nuccio Ordine mostra come l'ossessione del possesso e il culto dell'utilità finiscono per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l'arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignità, l'amore e la verità.
"Nessun uomo è un'isola, intero in se stesso; ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell'oceano. Se una zolla di terra viene portata via dal mare, l'Europa ne è diminuita [...]; la morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono preso nell'umanità, e perciò non mandar mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te" (John Donne). Prendendo le mosse dalla commovente meditazione di John Donne (1624) a cui si ispira il titolo del volume, Nuccio Ordine arricchisce la sua "biblioteca ideale" invitandoci a leggere (e a rileggere) altre meravigliose pagine della letteratura mondiale. Convinto che una brillante citazione possa sollecitare la curiosità dei lettori e incoraggiarli a impossessarsi dell'opera intera, Ordine prosegue la sua battaglia a favore dei classici, mostrando come la letteratura sia fondamentale per rendere l'umanità più solidale e più umana. In un'epoca segnata da brutali egoismi, dalla ripresa dei razzismi e dell'antisemitismo, dalle terribili disuguaglianze economiche e sociali, dalla paura dello "straniero", queste pagine invitano a capire che "vivere per gli altri" è un'opportunità per dare un senso forte alla nostra vita. Sulla scia di "L'utilità dell'inutile" e di "Classici per la vita", questo nuovo volume è un inno a ciò che nella nostra società viene considerato ingiustamente "inutile" perché non produce profitto.
Fedele ai versi di Jorge Luis Borges, Nuccio Ordine ci invita a sperimentare la stessa umile fierezza suggerendoci di leggere (e rileggere) alcune delle più belle pagine della letteratura mondiale. Dopo "L'utilità dell'inutile", tradotto in 26 paesi, Ordine prosegue la sua battaglia per i classici, nella convinzione che un breve testo (illuminante e fuori dai sentieri battuti) possa suscitare la curiosità dei lettori e incoraggiarli a immergersi nell'intera opera.
Due corone - di Francia e di Polonia - nella parte inferiore; in pieno cielo una terza corona e per motto "Manet ultima coelo". Quali significati segreti nasconde la celebre impresa di Enrico III? La subordinazione delle due corone terrestri alla corona "celeste"? O il contrario? Oppure la terza corona potrebbe alludere alla conquista di un'altra corona "terrena"? Nuccio Ordine conduce un'appassionante inchiesta nelle raccolte di emblemi e di imprese; scruta dediche, corrispondenze, ritratti, documenti diplomatici, testi letterari e filosofici; analizza le feste e i balletti, le marche tipografiche, le rilegature, le entrate trionfali di re e regine. Esplorando gli ambienti artistici e letterari francesi e inglesi, Ordine cerca di ricostruire la fitta rete di allusioni e di rapporti che unisce la corte del re di Francia a quelle della regina Elisabetta I e Maria Stuarda. All'interno di questo itinerario prendono corpo, accanto ad antiche ambizioni imperialistiche, anche alcuni grandi miti legati al dibattito europeo sulla religione e sul potere monarchico, sulla cosmologia e sulla conoscenza, sul re-medico e sul "rex-nauta". Sfilano così, come in una galleria di ritratti, le diverse rappresentazioni di Circe, di Castore e Polluce, di Astrea, del centauro Chirone, della nave di Stato, del leone e della volpe. Un percorso tra testi e immagini in compagnia di grandi figure del mondo intellettuale cinquecentesco... Prefazione di Marc Fumaroli.
Non è vero - neanche in tempi di crisi - che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti "inutili" che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull'utilità dell'inutile e sull'inutilità dell'utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Kant, Tocqueville, Newman, Heidegger) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Cervantes, Lessing, Dickens, Gautiér, Kakuzo Okakura, Garcia Lorca, Garcia Màrquez, Ionesco, Calvino), Nuccio Ordine mostra come l'ossessione del possesso e il culto dell'utilità finiscono per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l'arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignità, l'amore e la verità. Con un saggio di Abraham Flexner.
Agli inizi degli anni Ottanta del Cinquecento, nell'ambasciata francese a Londra, Giordano Bruno e Michel de Castelnau condannano i fanatismi religiosi: il primo da filosofo, il secondo da diplomatico. Ma nello Spaccio dell'uno e nei Mémoires dell'altro riemergono temi che vent'anni prima erano stati utilizzati dal poeta Ronsard contro "papisti" e ugonotti nei versi dei Discours des Misères de ce temps. In un appassionante analisi del dialogo bruniano, corredata di un ricco dossier iconografico, Ordine colloca queste opere nel contesto storico, letterario, filosofico della corte dei Valois, e mette a fuoco i rischi di qualsiasi fanatismo religioso. Miti classici ed emblemi rinascimentali prendono nuova vita in un progetto radicale di riforma a un tempo cosmologica, morale ed estetica. E se i testi di Ronsard illuminano l'opera di Bruno, il dialogo del filosofo invita a una rilettura del poeta fondatore della Pléiade.