Il sole tramonta a San Francisco e la Youki Singe Tea Room è quasi deserta. Bizzarro e miracoloso miscuglio di Giappone e Francia, con la sua boiserie di mogano, consunta e annerita come quella di un cllub per soli uomini di una città coloniale. Nel corso della sua vita, il locale ha intrettenuto immigrati italiani e ricche ereditiere californiane, beatnik alcolizzati, figli dei fiori, scaricatori di porto e donne sfacciate. Ora, però, accoglie unicamente la gioventù più disincantata della città.