3 volumi in cofanetto raccolgono tutte le opere di Gregorio Palamas, monaco athonita, filosofo bizantino, teologo mistico.
Sono pubblicati qui i Centocinquanta capitoli filosofico-teologici, gli scritti ascetici, le lettere e tutte le omelie del monaco athonita e arcivescovo di Tessalonica Gregorio Palamas. Se si eccettuano le lettere che seguono tutte lo svolgersi della polemica contro la tendenza filo-latina che si diffondeva, soprattutto per motivi politici, nella Costantinopoli del XIV secolo , i testi che vengono qui presentati restano abbastanza lontani dal terreno dei conflitti politici e teologici. Gregorio interviene invece, prima come monaco e poi come arcivescovo, sul senso che la religione deve avere nella vita dei monaci e di tutti i fedeli.
Questo volume contiene le due opere scritte da Palamas secondo lo stesso metodo seguito in "Atto e Luce Divina"; sono le Confutazioni di Acindino e Niceforo Grigoras, rispettivamente un monaco e un filosofo che polemizzavano con Palamas su questioni teologiche relative alla frattura tra la Chiesa d'Oriente e la Chiesa d'Occidente. Palamas risponde ai suoi nuovi oppositori con questi due scritti di vasto respiro. Le sue opere possono essere lette oggi anche come una critica serrata e puntuale dei principi seguiti da molti pensatori e linguisti del XX secolo che, dal positivismo logico alla semiotica, hanno insistito più sull'autonomia del linguaggio che sulla realtà che esso esprime.
Palamas (1296-1369) è l'esponente più significativo della dottrina e della mistica ortodossa. Ha tematizzato in maniera paradigmatica il cosiddetto "Esicasmo", ossia la preghiera del silenzio e l'amore della quiete. Questo silenzio metafisico rende l'uomo capace di comprendere le cose - anche le più umili - nel loro significato e nella loro grandezza. In questo silenzio metafisico risplende sull'uomo quella luce divina che lo libera dalla bassezza della vita terrena e lo innalza verso l'assoluto.