Questo nostro tempo è contrassegnato da numerose sfide e tutta la comunità ecclesiale è impegnata ad affrontarle, in una missione certamente non facile. La Teologia dell’educazione ha tra i suoi compiti quello di recensire i problemi che il mondo e le comunità cristiane pongono alle fede in campo educativo: in queste pagine si cercherà di analizzare alcune delle sfide educative, indagando la dimensione formativa della Teologia e riflettendo sui processi di crescita umana e cristiana, certamente senza la pretesa di risolvere tout court questioni così complesse. L’intento è quello di poter tracciare un possibile cammino in cui la parola d’ordine, per la comunità ecclesiale, è esserci: alla sequela di Gesù Cristo, stando accanto alle persone, imparando a leggere i segni di questa nostra epoca e affrontando insieme il difficile e bellissimo viaggio della vita.
Un miliardo di persone ogni giorno si collega con i loro canali: questo offre la misura del "fenomeno" youtubers. Giovani che si affermano attraverso lo schermo, che dialogano con milioni di persone, che orientano scelte e consumi, che stabiliscono nuove forme di relazione. «Tutto il mondo adulto ha la responsabilità di leggere e capire questa nuova realtà abitata dai ragazzi», avvertono Palazzini e Gialli, curatrici di un libro unico, che è anche mappa per orientarsi - tra virtuale e reale - attraverso la voce degli esperti e quella degli youtubers italiani più amati.
Nei saggi qui raccolti vengono proposte alcune riflessioni su feconde prospettive volte a favorire una costruzione relazionale autentica e sanatrice, che mira al benessere della persona e al suo sviluppo armonioso.
La giornata di studio su Le relazioni che curano è nata da una profonda convergenza di motivazioni che trovano la loro comune radice nell’attenzione per la persona e per tutti i suoi bisogni (fisici, psichici e spirituali), considerando i diversi aspetti che interessano l’esistenza nella sua integralità, con una tensione particolare a far sì che le persone possano stare bene o ritornare a stare bene. Nei saggi qui raccolti vengono proposte alcune riflessioni su feconde prospettive volte a favorire una costruzione relazionale autentica e sanatrice, che mira al benessere della persona e al suo sviluppo armonioso, muovendosi sull’orizzonte di un intento che vuol essere il più possibile comune e condiviso, e cioè costruire quella civiltà dell’amore che sappia guardare con speranza al presente e al futuro dell’umanità.
Biografia
Chiara Palazzini. Pedagogista, si è formata all’Università degli studi di Siena, specializzandosi in seguito in counselling socio-psicoeducativo. Sposata, con due figli, vive e lavora a Roma. È docente straordinario presso l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense e collabora con numerose istituzioni, enti e associazioni. È autrice di molti saggi e articoli; con la Lateran University Press ha pubblicato: Per la vita buona. Teologia e scienze umane in dialogo (2011); Per essere famiglia. Appunti di psicopedagogia familiare (2010); Il bambino digitale e l’educazione della virtù (2005) e Educare si può. La vita spirituale del bambino (2005).
Questo saggio prende spunto dagli Orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, chiamati appunto Educare alla vita buona del Vangelo, per proporre un invito di riflessione per la vita buona, intesa come stimolo propositivo e costruttivo, il più possibile condiviso da tutta la società educante. Un invito che riguarda tutte le dimensioni della vita umana, ricondotte a unità vitale e feconda dalla fede e dal rapporto con Dio. Il saggio dunque tenta di presentare, in maniera quasi antologica, lo stato dell'arte, il punto della situazione riguardo al rapporto tra teologia e scienze umane, scegliendo e analizzando alcuni contributi che possano aiutare a comprendere perché questo rapporto è necessario e quale tipo di legame possiamo ipotizzare e definire fra l'ambito teologico e quello delle scienze umane.
La constatazione delle evidenti difficoltà collegate alla responsabilità educativa degli adulti e la mancanza di consapevolezza da parte della cosiddetta società educante hanno fatto emergere in maniera forte la crisi della questione educativa. Tuttavia non dobbiamo lasciarci scoraggiare dalla complessità dell'attuale situazione: andare oltre l'emergenza significa affrontare e analizzare i problemi legati ai diversi contesti educativi (famiglia, scuola, comunità sociale ed ecclesiale) e affrontare la sfida per il futuro con rinnovata attenzione e adeguate risorse, per non rinunciare a educare ancora, con competenza e passione.
La famiglia è il luogo fondante l’esperienza educativa, dove si apprende la dimensione relazionale e dinamica del percorso esistenziale. L’ emergenza educativa che stiamo vivendo stimola a sfide pedagogiche impegnative e interessanti e induce a riflettere ancora una volta sull’importanza della famiglia e delle relazioni al suo interno. I saggi qui contenuti vogliono essere un primo approccio alla riflessione sull’essere famiglia, sull’importanza, la bellezza e la fatica del progetto familiare.
Chiara Palazzini
pedagogista, si è formata all’Università degli studi di Siena, specializzandosi poi in counselling socio-psico-educativo. E' docente incaricata presso l'Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense; è consulente e collaboratrice di alcune Associazioni ed Istituzioni, fra cui l’Ufficio nazionale famiglia della CEI e il Vicariato di Roma. La sua attività professionale, di studio e di ricerca dedica particolare attenzione alle problematiche relazionali, comportamentali e comunicative.
Il volume studia, dal punto di vista psico-pedagogico, la differenza tra le fiabe narrate a voce e le storie viste in televisione; sottolinea i possibili effetti sui bambini ed invita gli adulti ad una maggiore consapevolezza nell'educare ipropri figli. Per i bambini l'abitudine al teleschermo e molto precoce: ma quali effetti e controindicazioni" puo avere? E come si differenzia il linguaggio televisivo da quello delle favole narrate a voce? Dalla fiabe tradizionali alle fiabe moderne, dalla storia letta la sera dalla mamma o dal papa alle storie viste in TV: questi e altri aspetti sono oggetto di riflessione e analisi nel presente volume, nella convinzione che le fiabe non sono destinate soltanto ai bambini. "