Articolando l'analisi narrativa con l'indagine retorica e quella intertestuale, questo studio tenta di cogliere il centro del libro di Giona nel passaggio a un nuovo modo di intendere l'esperienza profetica in Israele su una teologia aperta alla prospettiva universalistica. Il personaggio protagonista è colto come paradigma di una linea di pensiero nazionalista che, se perseguita a oltranza, rischia di mettere fine al ministero del profeta in Israele. Il racconto è colto come un tentativo audace e senza compromessi di fare autocritica all'interno del corpus dei Dodici Profeti minori per trovare una via di innovazione necessaria a orientare il cammino d'Israele alla luce dei risvolti sempre inediti della parola di Dio.