Il presente volume ha per oggetto nuove ricerche storiche ed iconologiche su di un capolavoro dell'arte italiana del Rinascimento, il Giove che dipinge le farfalle di Dosso Dossi del Castello Reale di Cracovia. Per la prima volta Paoli identifica un personaggio chiave del dipinto, l'Aurora, e chiarisce il significato della tela nella difesa della sfera onirica, nonostante l'avanzare della luce del giorno. Il quadro, destinato al luogo di delizie di Alfonso I d'Este, celebra così l'importanza dell'ozio e del sogno, e, con lo stesso spirito parodico, annuncia il superamento del paventato pericolo del diluvio del 1524, propagandato dagli astrologi di mezza Europa. Paoli ipotizza, infine, con argomenti circostanziati che Freud possa aver conosciuto il dipinto quando si trovava a Vienna, nel momento in cui il padre della psicanalisi elaborava la tesi che il sogno è guardiano del sonno. Il volume conclude una trilogia che Paoli ha inteso dedicare al tema del rapporto tra arte figurativa e sogno, aperta con la monografia sul capolavoro di Van Eyck della National Gallery di Londra, e continuata con quella sulla Tempesta di Giorgione.
Quando Jan Van Eyck dipinse due sposi in una camera,consegnandoli ai posteri in questo quadro,oggi icona della National Gallery di Londra, mai avrebbe pensato alla querelle che questo avrebbe suscitato: da anni la tesi più accreditata intorno all'identità dei due personaggi in esso raffigurati, asserisce che i due siano i coniugi Arnolfini, ma tanti interrogativi hanno continuato a ruotare irrisolti intorno a questo enigmatico capolavoro. Uno alla volta, Marco Paoli confuta gli argomenti di questa tesi "ortodossa" per arrivare a dimostrare che i due coniugi non sono gli Arnolfini, ma il pittore stesso e sua moglie Margaretha; un autoritratto che celebra la nascita del loro primo figlio maschio; tesi affascinante ed "eretica" che "destoricizza un'icona" come lo stesso Paoli ammette.
Questo volume é la storia, dal '500 fino alla metà dell'800, di un sistema che ha consentito a scrittori e uomini di scienza di ricavare vantaggi economici spesso irrisori, dalla pubblicazione delle proprie opere dedicandole ad un potente.