Alessandro è un ragazzo di tredici anni che vive in una delle periferie più difficili di Palermo, dove la strada fa da scuola. L'arresto forzato del padre, accusato di omicidio, e il simbolico passaggio del ruolo di capofamiglia a lui segnano il suo modo di relazionarsi con gli amici. Con il grugno sul volto e il pugno chiuso, è sempre pronto ad attaccar briga. Così si è guadagnato il rispetto del quartiere. In classe si sente il padrone e non rispetta le regole. Appoggiato dai suoi amici di sempre, insulta i compagni, specialmente i più deboli, attribuendo loro nomignoli offensivi. Si appropria del materiale scolastico altrui e lo distrugge per puro divertimento. Ha un atteggiamento spaccone e nessuno osa contraddirlo, tranne Caterina, che lo fronteggia senza timore. Un giorno, però, Alessandro mette a repentaglio la vita di un compagno, Danilo, anche se non era sua intenzione. Da questo tragico evento inizia una riflessione su se stesso che gli farà capire molte cose. Una scuola di periferia, una classe problematica, un padre assente, la prepotenza che cresce, gli amici spacconi: tutti gli ingredienti del terreno fertile su cui si sviluppano le dinamiche e il tipico atteggiamento aggressivo del bullo. Età di lettura: da 13 anni.