In queste pagine Michelangelo Peláez offre il compendio di alcune virtù etiche – giustizia, sincerità, fedeltà e altre ancora – imprescindibili nell’esercizio dell’attività medico-sanitaria, ma altresì in ogni altra professione. Rendere umana la scienza volgendone gli esiti al bene della persona è necessità sempre più avvertita nel mondo della ricerca e trasmissione dei saperi, in special modo nelle istituzioni universitarie. Queste riflessioni sono nate dall’attività dell’autore come docente di Etica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. La Presentazione è del prof. Elvio Covino, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’ateneo romano.
Michelangelo Peláez (Zamora, Spagna, 1930), laureato in Giurisprudenza (Salamanca 1953) e in Diritto canonico (Università Pontificia San Tommaso 1955), è stato ordinato sacerdote alla fine del 1955 e da allora risiede in Italia, dove ha svolto in varie città il suo ministero sacerdotale e contemporaneamente coltivato gli studi etico-giuridici. Dal 1994 è docente di Etica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, dove ha fondato e diretto il Dipartimento di Antropologia ed Etica applicata; è stato il primo Presidente del Comitato Etico di questa Università. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Introduzione allo studio della criminologia (Giuffrè 1960), Etica, professioni & virtù (Ares 2009), L’arte di vivere bene (Ares 2007), Studi 1960-2003 (Ares 2009).
Don Michelangelo Peláez è stato caporedattore di Studi cattolici dal 1960 al 1975. In questo volume sono raccolti tutti gli articoli che egli ha scritto per la rivista: essi, come osserva l’attuale direttore Cesare Cavalleri, «testimoniano la varietà dei suoi interessi e l’incisività dei suoi interventi: si tratti di pagine di spiritualità o di scritti sul ruolo degli intellettuali nella società; del recupero di pensatori “scomodi” come Dietrich Bonhoeffer o di precisazioni sulla libertà delle coscienze; di analisi dei rapporti fra teologia protestante e politica nazista, o di valorizzazione della pietà popolare e dei diari di Divo Barsotti».
Il libro è un omaggio all’autore e mette a disposizione del pubblico una voce autorevole che filtra l’attualità culturale degli anni 1960-2003.
Si assiste oggi a una onnipresenza dell'etica nei media, nelle istituzioni, nelle aziende, nelle professioni più disparate: ciò che Cicerone affermava di Socrate, ossia che questi aveva fatto scendere la filosofia dal cielo per introdurla nelle case degli uomini, sembra essere diventato realtà. E tuttavia i cultori di etica, i moralisti, per la natura esclusivamente formale dei loro consigli e pareri non sono in grado di incidere sulle coscienze. Emerge pertanto sempre più il sospetto che la causa di questa scarsa influenza dell'etica sulle coscienze e sui mondi della vita sia dovuta all'oblio del punto di partenza antropologico della riflessione etica. L'etica appare schiacciata tra lo sviluppo della scienza e il progresso tecnologico, rimuovendo le domande etico-antropologiche per eccellenza: «Chi sono io?», «a chi appartengo?», «quale persona voglio essere?», «quale modo di vivere è migliore e degno dell'uomo?». Dalle risposte date a tali interrogativi dipende la comprensione piena dell'uomo in quanto soggetto morale. Lungo un itinerario che dalla grecità giunge ai nostri giorni l'Autore indaga e spiega – con particolare richiamo al mondo dell'università e delle professioni – le condizioni (fondamentale l'acquisizione delle virtù) perché la vita umana, nella densità di tutte le sue espressioni pubbliche e private, possa essere una vita riuscita, una vita felice. Non è infatti il vivere da tenere nel più alto conto, bensଠil vivere bere (pp. 304).
Michelangelo Peláez (Zamora, Spagna, 1930), laureato in Giurisprudenza (Salamanca 1953) e in Diritto canonico (Università Pontificia S. Tommaso 1955), è stato ordinato sacerdote alla fine del 1955 e da allora risiede in Italia dove ha svolto in varie città il suo ministero sacerdotale e contemporaneamente coltivato i suoi studi etico-giuridici. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi articoli in riviste italiane e straniere, si segnalano: Introduzione allo studio della criminologia, Etica, professioni e virtù, entrambe tradotte in varie lingue. Dal 1994 è docente di Etica all'Università Campus Biomedico di Roma.
Un prezioso manuale delle qualità etiche del buon professionista, il cui lavoro non può essere considerato avulso dalle reti di rapporti interpersonali e sociali che strutturano l'esistenza umana (pp. 128, II ed.).