Questo libro è un viaggio nei penitenziari italiani che offre a chi legge la possibilità di capire qualcosa di più sulla questione carceraria.
Ascoltando le storie dei reclusi, si entra in contatto con uomini e donne in carne e ossa con i loro sentimenti, i loro bisogni, le loro contraddizioni. Persone che si portano dentro la sofferenza di aver generato violenza. Persone che, all’interno della struttura detentiva, devono però elaborare anche la sofferenza che il carcere fa loro subire. Una riflessione sulla pena, sulla giustizia, sul rapporto tra carcere e società va fatta a partire da questa consapevolezza.
«Le nostre prigioni sono la fotografia di una giustizia punitiva, luoghi dove è quasi impossibile il recupero della persona. Disinteressarsi a quanto avviene all’interno delle carceri significa gettare la spugna sulle fondamenta della nostra giustizia» (dalla Prefazione di Lidia Maggi).
Davide Pelanda è insegnante, giornalista free-lance presso numerose testate nazionali e piemontesi. Come saggista e scrittore ha al suo attivo cinque libri: Acqua (Emi, 2006); ‘A Munnezza ovvero la globalizzazione dei rifiuti (Sensibili alle Foglie, 2008, con prefazione di Maurizio Pallante); La Fede nel Piatto. Saperi e sapori del cibo dei poveri (Edizioni Paoline, 2008, scritto a quattro mani con Paola Bizzarri); La Chiesa e i rifiuti. Tra teologia e pastorale dell’immondizia (Effatà Editrice, 2009); Il Cavaliere dell’Arcobaleno (Ananke, 2009).
I rifiuti sono un problema. Anche per il cristiano.
Questo libro nasce dall’idea di raccogliere le testimonianze di sacerdoti, vescovi e religiosi campani che, di fronte all’«emergenza rifiuti» tristemente famosa in tutto il mondo, ce la mettono tutta per educare la popolazione alla responsabilità verso la propria salute e verso il creato, e sferzano gli amministratori ed i politici con denunce chiare perché si impegnino a migliorare la qualità di vita delle città che governano.
A partire da queste esperienze significative si è cercato di offrire spunti per la costruzione di una teologia e pastorale dei rifiuti, che rappresenta un argomento nuovo ma prioritario per la Chiesa cattolica e per tutte le Chiese cristiane.
Davide Pelanda è insegnante, giornalista freelance e autore di saggi. Si occupa di dialogo interreligioso, portando nella scuola progetti di educazione alla multiculturalità e interreligiosità; ha tenuto corsi di giornalismo per studenti ed insegnanti. Dopo l’esordio librario con Acqua scritto nel 2006 (EMI), nel 2008 si è occupato di un argomento “che puzza”, i rifiuti, con il libro ‘A munnezza ovvero la globalizzazione dei rifiuti (Sensibili alle Foglie), mentre nello stesso anno è uscito La fede nel piatto – Saperi e sapori del cibo dei poveri (Paoline) di cui è co-autore assieme all’amica Paola Bizzarri. Con questo volume torna ad occuparsi nuovamente di immondizia.