«A quel tempo si cominciò a invocare il nome del Signore » (Gen 4,26). Non da subito, quindi, ma solamente a un certo punto della propria storia gli esseri umani iniziano a invocare il nome del Signore. È un nuovo modo di comprendere se stessi, il proprio ruolo nella storia e le conseguenze che comporta l'assenza di Dio dal proprio orizzonte. Invocarlo significa sentirne ora dolorosamente la mancanza. Questa sorprendente notazione dei racconti biblici annuncia il tema della ricerca di san Giovanni della Croce: la coscienza mistica. Ad essa appartiene tutto quanto ha a che fare con la sorpresa di ciò che ha avuto inizio, e in particolare l'esperienza originaria della libertà, che conduce l'uomo a partecipare della capacità generativa: agendo, egli crea nuovi fatti storici. Questo volume è legato al precedente (dedicato a Dietrich Bonhoeffer) nel progetto di esplorare il travaglio della libertà confrontandosi con due autori tra loro distanti nel tempo, ma non nello spirito.
Ogni discorso sulla libertà umana acquista credibilità nella misura in cui essa viene riconosciuta come risultato e non dichiarata semplicemente come preliminare. Un confronto con Dietrich Bonhoeffer.
Cinquanta originali schede "lanciamessaggi" ai fanciulli e ragazzi d'oggi che vanno pazzi per le schede telefoniche.
Un centinaio di preghiere brevi, calde, intense, concrete, adatte agli adolescenti.
Cinquanta barzellette di argomento religioso.
Preghiere concentrate, tutta polpa. Preghiere "brevi" ma non "piccole". Preghiere con i piedi per terra, che prendono spunto da tutto... Un libro come questo va sorseggiato con molta calma in compagnia di un grande silenzio interiore.