Nella storia dell'evoluzione della specie umana l'avvento del linguaggio ha innescato nell'Homo sapiens una serie di innovazioni rivoluzionarie: la modifica delle strutture cerebrali; la nascita del pensiero astratto e, con esso, l'elaborazione di tecnologie, valori, opinioni, credenze; la trasmissione delle informazioni e la loro conservazione nel tempo. Tutto questo, e i comportamenti che ne sono derivati hanno reso l'uomo una specie ecologicamente anomala, una specie in cui il linguaggio ha progressivamente annullato la distanza tra l'evoluzione biologica e l'evoluzione culturale. Gli autori si confrontano con le più recenti acquisizioni di tutte le discipline interessate (biologia, ecologia, scienze cognitive, filosofia del linguaggio), per approdare a un'ipotesi provocatoria: la sempre più probabile condanna all'estinzione della propria specie è il prezzo culturale che l'uomo paga al linguaggio come prodotto della selezione naturale.
Antonino Pennisi insegna Filosofia ed etologia del linguaggio nell'Università di Messina. Con il Mulino ha pubblicato: "Patologie del linguaggio e scienze cognitive" (curato con R. Cavalieri, 2001) e "Le scienze cognitive del linguaggio" (con P. Perconti, 2006). Alessandra Falzone insegna Psicobiologia del linguaggio nell'Università di Messina. Fra i suoi volumi pubblicati da Rubbettino, "Filosofia del linguaggio e psicopatologia evoluzionista" (2004) e "Strutture, funzioni, complessità. Si può naturalizzare la filosofia della mente?" (2008).