La coscienza è la parte più evanescente dell'essere umano e il cuore della vita interiore di ciascuno. Nel tempo, la filosofia e la religione cristiana hanno creato un deposito di idee sulla coscienza che ha finito con il formare il senso comune occidentale sui tratti più caratteristici della nostra specie. Oggi la scienza della mente promette di rendere conto di tale fenomeno alla luce delle nuove conoscenze, in un quadro sperimentale e coerente con le scienze naturali. Interpellando insieme la riflessione filosofica e la scienza contemporanea, l'autore ci mostra che la coscienza è un fenomeno genuino, introspettivamente saldo e fondato nella costituzione del nostro corpo. La coscienza non è un mistero, né qualcosa di sacro, ma una facoltà naturale, che condividiamo con altre specie animali e che forse in futuro potremo osservare nei robot.
Pietro Perconti insegna Filosofia della mente nell'Università di Messina. Fra i suoi libri, "Leggere le menti" (Bruno Mondadori, 2003), "E-mail filosofiche. Di grandi idee e problemi quotidiani" (con S. Morini, Cortina, 2006) e "L'autocoscienza. Cosa è, come funziona, a cosa serve" (Laterza, 2008). Per il Mulino ha curato anche "Le scienze cognitive del linguaggio" (con A. Pennisi, 2006).