E' il 1957 quando Giana, studentessa diciannovenne di Scienze politiche all'Università Cattolica di Milano, incontra uno studioso di economia dall'andatura sghemba e dai dolci occhi giotteschi. Lui è Nino Andreatta, destinato a diventare l'amore della sua vita e una figura di grande importanza nella storia italiana recente.
Nel racconto di Giana scorre la loro vita insieme, dal primo incontro al matrimonio alla famiglia, ripercorsa attraverso le memorie dei fatti minuti, quotidiani e privati, alternando il prima e il dopo e preferendo all'ordine cronologico quello tutto interiore dei sentimenti. Una narrazione densa, precisa, accesa da lampi di ironia e dettagli illuminanti. In parallelo si dipanano gli impegni accademici e pubblici di Nino Andreatta, poi gli incarichi governativi, fino alla frattura, a quella ''crepa di senso che trasforma tutto il mondo in un abisso'': l'arresto cardiaco, anni di silenzio e d'attesa, la fine.
''E' stata tutta luce'' è la storia di un grande amore, è una storia di persone ma anche un frammento di storia sociale: nelle vicende di una famiglia italiana dagli anni del dopoguerra a oggi e di una classe dirigente appassionata affiora un ritratto di borghesia impegnata che al clamore preferisce la discrezione.