La seconda edizione, riveduta e ampliata, di un agile strumento di lavoro che ha la piccola ambizione di servire per lo studio della lingua di Kant, Fichte, Schelling, Hegel, Marx, Herbart, Nietzsche, Heidegger, Wittgenstein… e per la lettura delle loro opere. Questo Dizionarietto si rivolge a chi intende cimentarsi per la prima volta con testi filosofici in tedesco, ma è pensato anche per chi si avvicina alla loro terminologia specifica, pur essendo pratico della lingua, o, in una traduzione, deve scegliere la soluzione migliore. Nella compilazione si fornisce una scelta ampia di termini, accompagnati dalla versione italiana, tenendo conto del loro uso ormai consolidato. In alcuni casi, oltre alla traduzione del lemma, se ne illustra il significato sia all’interno dell’opera di un singolo filosofo sia sottolineando il differente uso che dello stesso termine fanno pensatori diversi.
Renato Pettoello insegna Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Leggere Kant (La Scuola 2014). Ha curato diverse edizioni di classici della filosofia tedesca, tra queste: E. Cassirer, Il concetto di sostanza e il concetto di funzione (Morcelliana 2018); G.W.F. Hegel, Rapporto dello scetticismo con la filosofia: esposizione delle sue diverse modificazioni e confronto di quello più recente con l’antico (con E. Colombo, Scholé 2018); Georg Simmel, Kant e l’estetica moderna (Morcelliana 2018).
Nadia Moro è Assistant Professor di filosofia presso la National Research University Higher School of Economics di Mosca. Con M. Anacker ha curato il volume Limits of Knowledge. The Nineteenth-Century Epistemological Debate and Beyond (Mimesis 2016).
Questo Dizionarietto si rivolge a chi intende cimentarsi per la prima volta con dei testi filosofici in lingua tedesca; ma ci si augura che possa essere un utile strumento di consultazione anche per chi, pur essendo pratico della lingua, voglia avvicinarsi alla terminologia filosofica o per chi, dovendo leggere o tradurre un'opera di filosofia, si trovi davanti alla difficoltà di scegliere una soluzione piuttosto che un'altra. Si tratta insomma di un agile strumento di lavoro che ha la piccola ambizione di servire per lo studio della lingua di Kant, Fichte, Schelling, Hegel, Marx, Herbart, Nietzsche, Heidegger, Carnap... e per la lettura dei testi filosofici in originale. Nella compilazione si è cercato di fornire una scelta ampia di termini, accompagnati dalla versione italiana, avendo cura di tenere conto dell'uso ormai consolidato nelle traduzioni correnti. In alcuni casi, oltre alla traduzione del lemma, si è scelto di illustrarne meglio il significato, sia all'interno dell'opera di un singolo filosofo, sia sottolineando il differente uso che dello stesso termine fanno pensatori diversi.
Questo libro si propone come invito a una lettura critica e attiva di Kant. Il suo intento non è tanto quello di offrire un'esposizione completa degli scritti del filosofo, quanto piuttosto di proporre un percorso possibile, attraverso le sue opere principali, senza negare la problematicità e la complessità del suo pensiero. L'idea che lo anima è quella di provare a presentare la filosofia kantiana non come un porto sicuro, nel quale trovare un approdo tranquillo o, peggio, come un relitto del passato, ma come un'avventura del pensiero, un pensiero ancora vivo, vivo anche perché fa riflettere. È innegabile che Kant abbia segnato una svolta fondamentale nella storia del pensiero, ma questo non vuol dire che dobbiamo farne un monumento, tutt'altro, e neppure che dobbiamo accettare in blocco le sue soluzioni; perché, come dice giustamente Wilhelm Windelband, capire Kant vuol dire andare oltre Kant . Però bisogna fare la fatica di capirlo e di studiarlo a fondo. Se la lettura di questo testo facesse sorgere il desiderio di leggere direttamente le opere di Kant, avrebbe ottenuto pienamente il suo scopo.