Il recupero dei legami tra la teologia morale e il Vangelo è uno dei principali compiti segnalati dal Concilio Vaticano II, all’interno di quel generale rinnovamento biblico-patristico che domanda ai teologi, e soprattutto ai moralisti, di considerare la Scrittura come fonte eminente delle loro indagini. Questo libro recepisce pienamente la raccomandazione conciliare e la sviluppa nei suoi esiti radicali con una tessitura argomentativa e dottrinale di rara efficacia, sollecita delle esigenze più alte maturate nella comunità ecclesiale. L’autore procede infatti a un vero e proprio rovesciamento del metodo e delle prospettive invalsi nei tradizionali manuali di teologia morale, caratterizzati da un eccesso di razionalismo individualistico che privilegia le teorie della norma e dell’obbligo, per ricollocare al centro della riflessione sull’agire la legge evangelica e le virtù teologali, con il corredo di quelle etiche: un guadagno decisivo per l’orientamento della prassi cristiana, insidiata dal relativismo dei valori e dall’indifferenza nelle scelte.
Il libro è strutturato in tre parti. Dopo aver delineato nozione e ambito della teologia morale, Pinckaers ne studia i rapporti con le scienze dell’uomo per soffermarsi poi sulla dimensione cristiana così come si presenta nell’insegnamento di san Paolo, nel commento di sant’Agostino al Discorso della montagna, in san Tommaso e nel dibattito attuale. Nella seconda parte viene esposta la storia della teologia morale dal punto di vista della sistematizzazione che essa ha ricevuto nell’età dei Padri, presso gli scolastici del XIII secolo, con il nominalismo, nella manualistica post-tridentina di contro all’etica protestante, infine nell’epoca contemporanea. La parte terza esamina le controverse questioni della libertà e della legge, che, se rettamente intese quali originarie potenze spirituali della creatura ragionevole (libertà di qualità e legge naturale), consentono di deporre ogni presunto loro conflitto e di riconoscere nella morale, sull’esempio dei Padri e dei grandi teologi scolastici, il cammino attraverso cui l’uomo attinge l’integrale realizzazione di sé, quella felicità che è il grande tema rimosso dai moralisti dell’età moderna e contemporanea.
Programma dell'esistenza cristiana nella catechesi originaria della Chiesa, il Discorso della montagna pronunciato da Gesù ha conosciuto una lenta erosione interpretativa, tanto che ancora in epoca recente la teologia morale, tutta intenta a definire norme e obblighi, riservava le esigenze di perfezione espresse nel Discorso a esigue élites dello spirito. La vocazione universale alla santità, affermata nei pronunciamenti del Magistero a cominciare dal Vaticano II, reintegra in certo modo il Discorso a fonte principale della catechesi nella sua parte morale e spirituale: esso costituisce la magna charta dell'agire cristiano e le sue parole configurano i tratti autentici del discepolo di Cristo. È nella linea di questo rinnovamento evangelico, significativamente recepito nel Catechismo della Chiesa cattolica, che si situa la lettura delle beatitudini e della Legge nuova qui condotta da Servais Pinckaers. Con richiamo a intuizioni feconde di Agostino e di Tommaso, l'autore ravvisa nelle promesse e nei precetti del Discorso il cammino regale alla vita piena, alla felicità, una nozione che connota essenzialmente l'etica cristiana e tuttavia paradossale per il capovolgimento di valori che la parola di Dio enuncia. Sono pagine, queste, intessute di realismo e di esperienza vissuta, rivelandoci in concreto la nostra condizione esistenziale e mostrando le opere meravigliose che lo Spirito compie in noi se, con docilità, assentiamo alla sua grazia.
Tercera edición de este libro que comprende tres apartados. Después de una definición de la teología moral y un rápido recorrido por este campo, estudia esta ciencia bajo sus dos principales aspectos: su dimensión humana puesta en relación con las ciencias del hombre y su dimensión cristiana.
En la segunda parte expone la historia de la sistematización de los tratados de teología moral a lo largo de los siglos.
Y en la tercera parte examina los fundamentos del edificio moral en el hombre: la libertad y la ley.
Programma dell'esistenza cristiana nella catechesi originaria della Chiesa, il Discorso della Montagna ha conosciuto una lenta ma innegabile erosione interpretativa, tanto che ancora in epoca recente la teologia morale, intenta a definire norme e obblighi, riserva le esigenze di perfezione espresse nel Discorso a esigue élites dello spirito. La vocazione universale alla santità, affermata dai pronunciamenti del Magistero a partire dal Vaticano II, reintegra in un certo modo il Discorso a fonte principale della catechesi nella sua parte morale e spirituale: esso è la magna charta dell'agire cristiano e le sue parole configurano i tratti autentici del discepolo di Gesù.