Attraverso un dialogo immaginario tra due personaggi simbolici — Miscredenzio (il non credente o il credente dubbioso o superficiale) e Teofilo (dal greco, "l’amico di Dio") — l'Autore esplora alcuni grandi interrogativi, quali l'esistenza di Dio, il male, il rapporto tra scienza e fede, lo scollamento tra società e cristianesimo e la secolarizzazione come fenomeno culturale, giungendo a dimostrare come la fede nel Dio di Gesù Cristo sia in grado di offrire risposte alla contemporaneità smarrita liberando l'uomo dal peso del materialismo imperante.
Uno strumento utile per l'accompagnamento spirituale rivolto ai cristiani che hanno bisogno di recuperare la popria identita, indispensabile per affrontare con consapevolezza i grandi problemi su morale, etica e antropologia. Va e anche tu fa lo stesso" sono le parole che Gesu rivolse al dottore della legge, dopo averlo ammaestrato con la parabola del buon samaritano. Con queste stesse parole Gesu si rivolge ai discepoli di oggi ricordando loro che la scelta del discepolato non consiste nello "stare sicuro nel tempio" lontano dai rischi e dalle intemperie che provengono dalla storia, dalla politica, dall'economia e dai problemi della societa, ma nello "stare nel mondo" senza essere "del mondo", con la tensione costante di uniformare il proprio comportamento a quello del Maestro. "