Mentre infuria la peste del Seicento, una bambina cresce in totale solitudine nel cuore di un bosco e a sedici anni è così bella e selvatica da sembrare una strega e far divampare il fuoco della superstizione. Un uomo si innamora delle orme lasciate sulla sabbia da piedi leggeri e una donna delusa scaglia una terribile maledizione. Il profumo di biscotti impalpabili come il vento fa imbizzarrire i cavalli argentini nelle notti di luna. Bianca Pitzorno attinge alla realtà storica per scrivere tre racconti che sono percorsi dal filo di un sortilegio. Ci porta lontano nel tempo e nello spazio, ci restituisce il sapore di parole e pratiche remote - l'italiano secentesco, le procedure di affidamento di un orfano nella Sardegna aragonese, una ricetta segreta - e come nelle fiabe antiche osa dirci la verità: l'incantesimo più potente e meraviglioso, nel bene e nel male, è quello prodotto dalla mente umana. I personaggi di Bianca Pitzorno sono da sempre creature che rifiutano di adeguarsi al proprio tempo, che rivendicano il diritto a non essere rinchiuse nella gabbia di una categoria, di un comportamento "adeguato", e che sono pronte a vivere fino in fondo le conseguenze della propria unicità. Così le protagoniste e i protagonisti di queste pagine ci fanno sognare e ci parlano di noi, delle nostre paure, delle nostre meschinità, del potere misterioso e fantastico delle parole, che possono uccidere o salvare.
Per ereditare l'immensa fortuna del defunto prozio, Asdrubale deve assolutamente sposare una strega. Una condizione assurda: al giorno d'oggi chi crede più all'esistenza delle streghe? Non ci crede neppure la famiglia Zep, dove è appena nata la settima bambina. Gli Zep sono moderni e istruiti. Nessuno di loro quindi fa caso a certe strane caratteristiche della piccola Emilia. Solo Asdrubale, diventato per necessità esperto nell'arte di riconoscere le streghe, nutre qualche sospetto... Età di lettura: da 7 anni.
"Cara Lauretta, cara cugina come me orfana e come me allevata dalla inflessibile nonna nel culto della nostra nobilissima stirpe, perdonerai mai all'autrice di avere scritto questo libro sui nostri antenati? Di averne rivelato i segreti e i peccati più insospettabili a partire dal lontano Cinquecento, quando una firma del Viceré su una pergamena rese blu il nostro sangue che prima era rosso come quello di tutti gli altri abitanti di Ordalè e di Donora? Adesso che abbiamo quasi quarant'anni, che abbiamo vissuto la liberazione sessuale e le sfrenatezze del Sessantotto, che abbiamo messo la testa a partito, non ci dovrebbe risultare così difficile accettare che anche i nostri antenati, e specie le antenate, abbiano avuto le loro storie di letto, e non sempre esemplari. Lo so che per chiunque è difficile pensare che i propri genitori hanno avuto una vita sessuale, e che se così non fosse noi non saremmo qui... E i nostri nonni, come immaginarli a rotolarsi peccaminosamente tra le lenzuola? Ma con i bisnonni non dovrebbe essere così impossibile, specie se sappiamo che hanno messo al mondo quindici figli. Per non parlare dei trisnonni e dei quadrisnonni. Senza l'attività sessuale dei nostri antenati il genere umano si sarebbe estinto. Eppure tu, Lauretta, quando accenno a questo argomento ti turi le orecchie e strilli: "Bisogna essere proprio dei maniaci sessuali per pensare a certe cose"...
In casa olivieri c'è un ospite eccezionale: Mo, un bambino del pianeta Deneb. Bambino o bambina? La piccola differenza tra terrestri e denebiani, infatti, è che non si scopre il loro sesso prima dei vent'anni! Ma questa piccola differenza crea grandi difficoltà: pare che, sulla terra, essere maschi o femmine determini ogni aspetto della vita, anche di quella dei piccoli... In questo romanzo, capace a un tempo di far ridere e far pensare, Bianca Pitzorno mostra quante contraddizioni e quanti pregiudizi si annidano nell'educazione delle bambine e dei bambini, e quante volte sia difficile scegliere ciò che si vuole diventare quando tutti ti dicono chi sei. Età di lettura: da 10 anni.
Un Natale freddissimo a Milano, ai giorni nostri. Lavinia, sette anni, è una piccola fiammiferaia sola al mondo che, come da copione, sta per morire di fame e di freddo. Ma a salvarla arriva in taxi una fata che le regala un anello magico, grazie al quale la bambina non solo risolve alla grande tutti i suoi problemi di sopravvivenza, ma si vendica allegramente della indifferenza e delle prepotenze degli adulti. Età di lettura: da 7 anni.
La vigilia di Natale, mentre tutti fanno festa, una piccola fiammiferaia sta per morire di fame e di freddo. Preparate i fazzoletti. Anzi, no, preparatevi a ridere come non vi è mai capitato leggendo un libro. Perché la storia non va a finire come pensate. La povera bambina è un tipetto molto intraprendente e avrà la sua rivincita contro il mondo degli adulti egoisti grazie al dono di una fata molto originale, un anello magico che scatenerà una serie di avventure cosi buffe da farvi ridere fino alle lacrime. Preparate i fazzoletti! Prefazione di Antonio Faeti Età di lettura: da 7 anni.
Il Decamerone, scritto da Giovanni Boccaccio tra il 1349 e il 1353, è composto da cento novelle molto diverse tra loro. Storie comiche, malinconiche, grottesche, drammatiche, avventurose. Storie basate su una catena di equivoci oppure sull'astuzia o sull'ingenuità di un personaggio, sulle sorprese della sorte, sullo spirito di beffa tanto caro ai fiorentini. Bianca Pitzorno, propone in questo libro le sue dieci novelle preferite: quelle ispirate alla letteratura "cortese" d'origine provenzale. Sono racconti che esaltano la grandezza d'animo, il senso dell'onore, della lealtà, della fedeltà ai propri ideali. Novelle dove l'amore è passione più forte della morte. Nell'armonia del "bel tempo antico" si insinua però l'ombra del cambiamento: il mercante si impone sempre di più a fianco del cavaliere, e la sua avidità di guadagno è tale che qualche volta lo spinge a trasformarsi in pirata. L'autrice ha tradotto nella sua integrità il testo originale del Decamerone - come da una lingua straniera - nell'italiano di oggi. Età di lettura: da 11 anni.
Drizzare le orecchie e acchiappare al volo le parole strane come farfalle variopinte. Rivoltarle come un guanto alla ricerca di nuovi significati. Approfittare degli errori involontari per inventare storie strampalate. Assaggiare giocando la lingua italiana e sperimentare nuove ricette. Una guida agli aspiranti Giovani Scrittori Creativi che verranno aiutati nella difficile arte dello scrivere da Prisca Puntoni, la scrittrice in erba protagonista di 'Ascolta il mio cuore'.
Quando la nuova maestra viene soprannominata Arpia Sferza e quando ogni giorno di scuola si trasforma in una battaglia, potete ben credere che in IV D ne succedono davvero di tutti i colori! Tra scheletri da rimontare e motociclette, generali austriaci e fantasmi in cornice, lettrici di fotoromanzi e pantere di velluto, tre eroine come Elisa, Prisca, Rosalba condurranno la loro lotta contro l'ingiustizia, a costo di aspettare che la vittoria arrivi lenta ma inesorabile come una tartaruga... Età di lettura: da 11 anni.
Tutti i bambini sognano, prima o poi, di avere una casa segreta dove vivere lontano da regole e doveri, nella più assoluta libertà. Ma non tutti, però, sono fortunati come Aglaia, che va ad abitare insieme a Bianca, un'amica grande, capace di incredibili prodezze, in cima a un fantastico albero sul quale crescono frutti di ogni genere. E non tutti riescono a mettere insieme una famiglia stravagante composta da cani volanti, gatti che parlano, neonati che miagolano e piante carnivore. Un fuoco d'artificio di sorprese e di invenzioni. Età di lettura: da 9 anni.