L'edizione presenta il testo della prima biografia umanistica dedicata alla figura di un cardinale, Giovanni Battista Millini (Roma 1405-1478), figlio di Sabba e di Perna Ponziani. Bartolomeo Platina fa emergere il personaggio dalla storia familiare e cittadina risalendo alle vicende del libero Comune trecentesco per arrivare a quel passaggio della storia quattrocentesca di Roma che vede il trasferimento delle prerogative municipali entro l'orbita del potere curiale, quando la strategia difensiva delle famiglie romane produce cambiamenti nella tipologia stessa delle attività economiche. La biografia è scritta, letta e postillata nell'accademia di Pomponio Leto e del Platina, dove un'élite intellettuale privilegiata dal mecenatismo non rinunciava ad imprimere sul recupero della classicità declinazioni politiche e posizioni di denuncia della corruzione negli apparati istituzionali. Era un'idea di sintesi fra umanesimo e visione cristiana destinata ad arretrare nei conflitti del secolo successivo.