L'autrice evidenzia come è ormai tempo di abbandonare le idee tradizionali e di rivedere la ripartizione dei ruoli fra madre e padre. Sono tanti i cavalli da inforcare, per vivere in pienezza la paternità: imparare a proteggere e a rassicurare, a saper dire di no, a coltivare la disponibilità, suscitare curiosità, accompagnare facendo da guida, incoraggiare a prendere iniziative, avere uno scambio, ascoltare, dare fiducia e valorizzare, esprimere fierezza, giocare, condividere? Ma come trovare il giusto equilibrio in certi assetti familiari traballanti? La madre iperprotettiva che rifiuta di svolgere la sua parte di autorità; la madre "castratrice"; il padre preso in ostaggio in seguito a un divorzio; il padre che è allo stesso tempo patrigno, autoritario e brutale; che ha gelosia del figlio o che lo svaluta; il padre che non è un "punto di riferimento" o è un eterno adolescente; il padre solo di passaggio? L'autrice offre preziosi consigli a tutti i papà sotto esame, desiderosi di trovare il loro giusto ruolo. Sarà una lettura stimolante anche per le mamme, che vi troveranno fra le righe ottimi spunti su cui riflettere e per rimettersi in discussione.
La madre ha un ruolo chiave da svolgere nei confronti della propria figlia e la loro relazione è ambivalente. Infatti si alternano, nel loro rapporto, l'amore e l'odio e i risentimenti, alcune volte, sono repressi e non esplicitati come in un rapporto maturo. Nel libro è analizzata la relazione madre-figlia, i suoi paradossi, le sue potenzialità. Il vivere bene questo rapporto è una scommessa, una sfida che entrambi possono affrontare da "vincitrici". L'autrice conduce in questo percorso che ha come obiettivo l'"alleanza" tra madre e figlia.