Carlo Porta è uno dei piú grandi poeti italiani, e anche uno dei meno letti perché ha scritto i suoi versi in dialetto milanese, difficile ormai per gli stessi milanesi, e per i non milanesi quasi una lingua straniera che non si sa neppure come pronunciare. E sí che è un poeta molto divertente, molto narrativo: come ha scritto Raboni, «Porta e Belli non sono stati "soltanto" dei grandi poeti; sono stati anche - all'insaputa dei loro contemporanei e, forse, di loro stessi - i nostri Gogol¿, i nostri Dickens, i nostri Balzac». Dunque questo libro nasce dal desiderio di far conoscere Porta al di fuori della cerchia dei filologi e degli specialisti in cui è finito. E nasce soprattutto dalla grande passione portiana di Patrizia Valduga, che ha selezionato i testi piú belli del poeta milanese e ha saputo riprodurne in italiano il verso e le rime mantenendone la straordinaria espressività.
«Vorrei evitare ai futuri milanesi la disgrazia di non poter piú comprendere e gustare Carlo Porta».
Carlo Dossi, Note azzurre
Il volume contiene l'intera produzione poetica di Carlo Porta, erede della tradizione dialettale milanese. Questa edizione si presenta rivista e accresciuta, grazie ai quattro inediti venuti alla luce negli ultimi anni e all'approfondito commento. Oltre alle poesie il libro contiene, in una sezione a s stante, gli abbozzi e i frammenti.