Un papiro dell'Università di Milano, pubblicato nel 2001, ci ha restituito oltre cento nuovi testi di Posidippo di Fella, acclamato epigrammista della prima età ellenistica. La fortunata scoperta ci permette di ricostruire una personalità artistica di cui prima si intuivano solo vagamente i contorni. Posidippo avvertì il fascino del "nuovo mondo" fondato da Alessandro Magno: visse a lungo ad Alessandria, cantò i fasti e lo splendore della corte tolemaica. Ma non fu solo un poeta cortigiano; i nuovi epigrammi gettano luce anche sulla vita quotidiana della gente comune: ci sono epitaffi (per donne, soprattutto), racconti di naufragi, dediche al dio Asclepio "per grazia ricevuta". Ne emerge il quadro di un'epoca complessa, segnata da trasformazioni profonde, sorprendentemente vicina alla sensibilità moderna. La presente edizione (che ripropone, accanto al "nuovo", il "vecchio" Posidippo) fornisce al lettore anche non specialista l'informazione e gli strumenti critici necessari per comprendere questa raccolta poetica così raffinata e densa di umanità.